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Cronaca

Gli studenti dell’Università di Torino restaurano il murale dedicato alle vittime del rogo alla Thyssen

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Ha preso il via il cantiere didattico che vede gli studenti del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino impegnati nell’intervento di restauro del murale di Corso Valdocco, dedicato alle vittime della tragedia avvenuta nel 2007 alle acciaierie Thyssen di Torino.

“L’iniziativa – spiega Dominique Scalarone, docente di Materiali per la Conservazione ed il Restauro presso l’Università di Torino – si inserisce fra le attività promosse dal progetto CAPuS – Conservation of Art in Public Spaces, un progetto internazionale finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ Alleanze per la Conoscenza, che intende favorire la collaborazione tra mondo accademico, aziende e istituzioni attraverso lo sviluppo di percorsi formativi innovativi e attività di ricerca di interesse comune. In particolare, il progetto si pone il duplice obiettivo di definire delle linee guida per la stesura di un protocollo conservativo per l’arte pubblica e di realizzare un modulo formativo specifico sulla conservazione dell’arte urbana da erogare nei corsi di studio offerti dalle università e accademie partner di progetto”.

Nei mesi scorsi i ricercatori dell’Università di Torino, che è capofila del progetto CAPuS, insieme al personale del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, hanno effettuato circa 130 sopraluoghi a opere di arte urbana presenti nella città di Torino e hanno poi selezionato i 13 casi studio su cui verteranno le attività progettuali. Finora i ricercatori hanno condotto un’accurata campagna diagnostica per identificare e caratterizzare con analisi scientifiche non invasive o micro-invasive i materiali costituenti le opere e i loro problemi di degrado. Tra le opere selezionate emerge per qualità, importanza e impatto sociale il murale di Corso Valdocco. Il drammatico incidente occorso alla Thyssen di Torino turbò profondamente l’opinione pubblica, non solo in città, ma in tutta Italia. Proprio in considerazione della popolarità dell’opera e del suo significato per la cittadinanza il Comune stesso ha manifestato con fermezza l’intenzione di voler conservare il murale.

Il murale venne realizzato nel 2008 da numerosi writers torinesi, in collaborazione con l’associazione dei parenti delle vittime e con il Comune di Torino. Ora, a distanza di 11 anni, l’opera comincia a manifestare problemi conservativi e di degrado dovuti all’esposizione in esterno. Ecco perché, fra le tante opere di arte urbana presenti in città, è stata scelta proprio questa per realizzare un cantiere pilota in cui coinvolgere attivamente gli studenti nelle attività di progettazione e realizzazione dell’intervento conservativo.

Gli studenti hanno aderito con grande entusiasmo all’iniziativa e, sotto la direzione del Centro Conservazione e Restauro “La venaria Reale”, saranno al lavoro fino al 24 giugno, per poi riprendere le attività in occasione di un secondo cantiere didattico, nell’estate del prossimo anno.

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