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Economia

Investire in azioni: vantaggi e svantaggi

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Cosa sono i titoli azionari e quali diritti attribuiscono ai tentori di titoli azionari? Investire in azioni comporta sia vantaggi che svantaggi: quali sono? Scopriamolo in questa guida dedicata.

Investire in azioni: cosa sono i titoli azionari?
Le azioni sono titoli rappresentativi dell’unità frazionaria minima del Capitale Sociale di una Società ed il loro valore nominale è stabilito dall’assemblea all’atto della costituzione o dell’approvazione di operazioni di aumento di capitale.
Può quindi accadere che due Società con il Capitale Sociale di pari importo (ad es. 10 milioni di €), abbiano emesso un diverso numero di azioni (10 milioni di € possono infatti essere rappresentati da 100.000 azioni da 10€ l’una, oppure da 200.000 azioni da 50€ l’una e così via, fino all’ipotesi che si tratti di 10 milioni di azioni da 1€ l’una).

Quali sono i diritti degli azionisti?
Investire in azioni, quindi, significa diventare proprietari di una quota del patrimonio della società che le ha emesse e conferisce una precisa serie di diritti sociali, che possono essere:
a) di natura amministrativa: si pensi alla partecipazione ed al voto in assemblea sugli argomenti all’ordine del giorno, ad esempio la nomina degli amministratori o l’approvazione del bilancio;
b) di natura economico/patrimoniale: si pensi al diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione e di partecipare alla distribuzione degli utili in proporzione alla partecipazione già detenuta.

Investimenti in titoli azionari in società quotate e non: facciamo chiarezza!
Quando si parla di investimenti in azioni, si pensa immediatamente alla borsa valori e ad operazioni sui titoli di società quotate.
In realtà, non tutte le società che emettono azioni sono anche quotate in borsa: esiste infatti un fitto “sottobosco” di realtà imprenditoriali il cui capitale è in mano esclusivamente privata, che si contrappongono alle società il cui capitale è invece, diffusamente, in mano al mercato.
Il primo scrimen dell’investimento azionario si colloca alla radice della scelta tra l’acquisto di un pacchetto azionario di società quotate e non. La differenza tra le due ipotesi di investimento è tanto intuitiva quanto netta, ma non sempre è chiaro a tutti.
In primo luogo, occorre osservare che le società non quotate hanno il “difetto” di non essere soggette agli stringenti vincoli di vigilanza cui devono soggiacere le società quotate e, pertanto, offrono minori garanzie di solidità e trasparenza.
Di contro, le società non quotate hanno abitualmente un capitale sociale ed un numero di soci inferiori rispetto alle società quotate, il che può consentire all’investitore di avere un maggior potere di governo e direzione del business aziendale.

Investire e guadagnare con le azioni: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
L’evidente dicotomia tra i due tipi di investimento (titoli azionari società quotate e non) non può che risolversi alla luce degli obiettivi che si pone l’investitore.
Se si ricerca un profitto prettamente finanziario, si rivolgerà probabilmente ai titoli di società quotate; se si punta ad un più articolato mix tra investimento finanziario e gestione manageriale, si troverà maggiori sbocchi volgendosi verso realtà non quotate.
È indubbio che l’incredibile diffusione del trading online abbia oggi reso il primo tipo di investimento azionario ben più accessibile a chiunque intenda impiegarvi le proprie disponibilità.
In tale prospettiva, su www.meteofinanza.com si possono reperire tutte le informazioni per iniziare ad investire in azioni. Inoltre, per implementare le migliori strategie di investimento, è necessario reperire i bilanci e le relazioni degli organi di controllo in rete e sul sito delle autorità di vigilanza.
Sono innumerevoli le fonti da cui attingere affidabili spunti sia ai fini dell’analisi tecnica (fondata sull’andamento storico del titolo) che dell’analisi fondamentale (basata sul business sottostante al titolo e sulle sue potenzialità).
Salvo eventi e market mover dovuti a fattori estemporanei (si pensi al terremoto sul titolo Facebook dovuto all’affaire Cambridge Analytica), l’andamento dei titoli azionari presenta inferiore volatilità rispetto ai cambi, alle materie e all’investimento in criptovalute.
Pertanto, per conseguire significativi profitti occorrono tempo e pazienza.

Investire in CFD su azioni: quali sono i vantaggi?
Una più rapida possibilità di guadagno è rappresentata dall’acquistare direttamente titoli azionari piuttosto che sui suoi contratti derivati, collegati al trend dell’asset.
Si tratta, in particolare dei cosiddetti “CFD – Contract for Differences“, che consentono di conseguire un profitto parametrato al differenziale tra la quotazione del titolo azionario all’atto dell’investimento e del disinvestimento, secondo un’operatività che può essere al rialzo, oppure al ribasso.
In buona sostanza, è bene specificare che un contratto CFD permette di speculare sull’andamento di un titolo azionario: si tratta di un contratto finanziario che viene sottoscritto da due parti (trader e broker).
Da ciò si capisce che non si possederanno mai realmente i titoli azionari su cui si investirà.
Nota Bene: il meccanismo moltiplicativo denominato “leva finanziaria” che le piattaforme di trading applicano ai CFD espande sia i profitti che si possono conseguire quando il titolo azionario si muove lungo il trend auspicato. Viceversa, si registrano perdite quando l’andamento va nella direzione opposta.
In ogni caso investire in azioni o in CFD su azioni comporta un elevato rischio di perdere capitali. Per questo, occorre sempre diversificare gli asset.

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