Seguici su

BiellaCittadiniCronacaVercelli

Treni Gtt da incubo: 150 famiglie noleggiano gli autobus

Pantaleo Romano

Pubblicato

il

Vecchi autobus senza manutenzione, treni sovraffollati e guasti continui. La situazione “risolta” dai cittadini.

«Ormai è una questione politica, serve più impegno da parte degli enti pubblici per uscire da questa situazione» dichiara la Cgil di Ivrea. Anche il sindaco si schiera con i pendolari che quotidianamente affrontano le difficoltà del servizio.

I disservizi si susseguono da settimana, in primis sulla Canavesana. L’unica littoria ancora in servizio è ferma in seguito ad un guasto e poi passaggi a livello che restano aperti, carrozze sovraffollate e scarsa manutenzione. In circolazione, dopo l’incidente del mese scorso a Valperga, è rimasto solo un mezzo del 1972.

Disagi anche sul trasporto su gomma. Autobus usurati e con milioni di chilometri accumulati. «Il parco mezzi è effettivamente datato – dichiara Gianni Ambrosio della Filt-Cgil – ma se almeno ci fossero le risorse per la corretta manutenzione non sarebbe nemmeno un grosso problema. Invece la situazione, in certi casi, è al limite».
Dei 21 nuovi pullman che Gtt aveva promesso ne sono arrivati solo 3 e non basto a sopperire i disservizi ed il numero dei passeggeri.

«Serve l’ impegno della politica – riferisce Rita Castelnuovo, segretaria Cgil Canavese – Regione, Città metropolitana e sindaci di questo territorio devono alzare la voce e pretendere, insieme ai pendolari, che i servizi pubblici siano all’altezza. Riceviamo tutti i giorni segnalazioni e lamentele. I biglietti e gli abbonamenti si pagano a caro prezzo ma il servizio è scadente. Serve un’azione politica condivisa».

L’unica soluzione contro i continui disagi è il «fai da te». 150 famiglie della zona di Rivara, Forno e Busano che non avevano a disposizione pullman per accompagnare i figli a scuola si sono uniti e gli hanno noleggiati facendosi di fatto promotori di un servizio totalmente assente.

«Sulla Canavesana la Regione deve spingere per il passaggio immediato a Trenitalia – continua la Castelnuovo – è l’unico modo per rilanciare il servizio. Non è un problema solo per studenti e pendolari. Ad esempio per le fasce deboli, come gli anziani, con il taglio delle linee dirette è diventata dura raggiungere gli ospedali. Di questo la politica se ne deve fare carico».

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *