Seguici su

Cronaca

Cavallerizza reale di Torino: la liberazione del complesso potrebbe slittare di qualche giorno

Avatar

Pubblicato

il

Le prospettive sul complesso della Cavallerizza Reale sono state oggetto di un ampio dibattito in Sala Rossa. Oggi pomeriggio l’assessore all’Urbanistica, Antonino Iaria, e la sindaca, Chiara Appendino, sono intervenuti in Consiglio comunale rispondendo ai consiglieri Foglietta (Pd) e Tresso (lista civica per Torino) in merito al recente incontro al tavolo della Prefettura, allo stato dell’arte sui lavori di riqualificazione, agli eventuali locali in favore dell’Assemblea Cavallerizza 14:45, una volta eseguiti i lavori di recupero e messa in sicurezza del polo.

L’assessore Iaria ha letto una relazione riepilogando i contenuti già noti del verbale di intesa sottoscritto la scorsa settimana al tavolo della Prefettura sul futuro della Cavallerizza tra i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda. Iaria ha specificato in particolare che la liberazione del complesso prevista per domani 12 novembre potrebbe slittare di qualche giorno con un accordo tra le parti, considerata anche la sottoscrizione dell’accordo prevista per oggi pomeriggio in Prefettura.

La sindaca Chiara Appendino ha risposto alla richiesta della consigliera Foglietta e ha ribadito di non aver ritenuto opportuna la presenza di Consiglieri comunali all’incontro della settimana scorsa in Prefettura; presenza, ha aggiunto, della quale non ero a conoscenza.

Al dibattito sono intervenuti i seguenti Consiglieri:

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino): l’assessore Iaria sembra più interessato a tranquillizzare chi si riconosce nell’Assemblea della Cavallerizza che non a dare risposte al Consiglio Comunale. Avete tergiversato tre anni ed ora vi affidate a soluzioni rabberciate. Non abbiamo visto un progetto. La presenza dei consiglieri di maggioranza, al fianco degli occupanti, al tavolo della Prefettura è una storia farsesca e c’è estrema confusione di ruoli e di idee. C’è stato un confronto con le altre realtà culturali torinesi?

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Ancora una volta il sindaco deve prendere le distanze da componenti della sua maggioranza. Sono tre anni che si vive in uno stato di ambiguità. Cadono le braccia nell’apprendere che figure istituzionali si presentano in Prefettura a rappresentare gli occupanti, gli abusivi e i violenti di uno spazio pubblico, quando le stesse persone dovrebbero essere impegnate ad accelerare lo sgombero della Cavallerizza da occupanti privi di qualsiasi titolo per stare dove sta. Il Movimento ha perso la testa, siete in un precipizio, cercate di riprendervi.

Chiara Foglietta (Partito Democratico): Quanto accaduto la settimana scorsa, con consiglieri di maggioranza in Prefettura a fianco degli occupanti della Cavallerizza, ha messo tutti in imbarazzo. A questo punto chiedo di essere anche io inserita tra gli invitati, ad ogni incontro simile. Non è la prima volta che ci siamo trovati in situazioni imbarazzanti. La vicepresidente non è più adatta a ricoprire questo ruolo. Lei nel suo ruolo rappresenta la città tutta, non rappresenta né se stessa, né il Movimento che l’ha fatta eleggere, né altri pezzi di città.

Silvio Magliano (Moderati): La situazione della Cavallerizza era problematica già nella scorsa consiliatura, ma voi avete aggravato la situazione, in nome di una sedicente cultura. E avete permesso l’allargarsi dell’occupazione e dell’illegalità, con le conseguenze che conosciamo. Ed è gravissimo che la vicepresidente del Consiglio sia intervenuta all’assemblea della Cavallerizza: presenteremo una mozione per revocarle il mandato.

Alberto Morano (Lista Civica Morano): È grave che la vicepresidente Ferrero intervenga a una riunione istituzionale rappresentando soggetti che si pongono ai margini della legalità. La Sindaca, per rispetto del Consiglio e della Città, avrebbe dovuto interrompere la riunione, per non avallare certe posizioni.

Valentina Sganga (M5S): È inopportuno che consiglieri partecipano a tavoli, formali o informali, senza una delega del Consiglio o dei Capigruppo. Le loro scuse dimostreranno la buona fede dell’iniziativa. È necessario continuare a dialogare con l’Assemblea Cavallerizza 14.45 e preservare la maggior parte della Cavallerizza a uso pubblico. Ringrazio sindaca, assessore Iaria e prefetto per avere portato avanti un dialogo che nessun’altra Amministrazione avrebbe promosso.

Viviana Ferrero (M5S): Mi spiace avere creato fraintendimento sulla mia carica, partecipando a quel tavolo. L’assemblea spontanea era un tentativo, forse imperfetto, sicuramente innovativo, di evoluzione democratica. Un’occasione di sviluppo sociale, culturale, fondato sul reciproco rispetto e sull’inclusione reciproca. Ridurre l’esperienza della Cavallerizza a problema di ordine pubblico, significa soprattutto svalutare la politica, riducendola ad antagonista di spinte sociali e culturali. Che, invece, dovrebbero essere ascoltate e sviluppate. Questa città può vivere anche senza politica ma, quando c’è, che sia almeno di politica di prossimità, che stia accanto ai cittadini, confrontandosi.

Deborah Montalbano (De.Ma): Anche io non mi sento più rappresentata dalla vicepresidente Ferrero. Non solo perché presiede a incontri in Prefettura di cui nessuno, nella minoranza, è a conoscenza ma, soprattutto per le falsità che la stessa Ferrero insiste a riportare negli incontri con gli occupanti della cavallerizza. Falsità, ipocrisia e strumentalizzazioni. Il progetto finale di Cavallerizza, quando lo tirate fuori? Possibile che per conoscere il protocollo d’intesa proposto dalla Città agli occupanti, un consigliere di minoranza debba partecipare ad un’assemblea cittadina? Gli occupanti alla Cavallerizza esistono perché la Cavallerizza è stata abbandonata. E, infine, se vogliamo parlare di regolamento dei beni comuni, dobbiamo parlare di uso civico dei beni comuni, perché quello è il principio che sta alla base. Ma voi l’uso civico, nel regolamento, non lo avete inserito.

Maria Grazia Grippo (PD): Sono poco preoccupata dei destini degli occupanti della Cavallerizza, m’importa più del destino della Città nel suo complesso. La vicepresidente si scusa con la sindaca, invece che con il Consiglio di cui è rappresentante, ennesima certificazione che non ha capito quale sia il suo ruolo. Fino a che punto deve essere umiliata la città? Infine, il verbale che deve essere firmato nel pomeriggio, equivale al progetto di riqualificazione chiesto dal ministro Franceschini per poter accedere a fondi del Governo disponibili per la riqualificazione dell’area?

Al termine del dibattito la sindaca Appendino ha replicato, spiegando l’idea di fondo della trattativa in corso: mettere al più presto in sicurezza il compendio e, in prospettiva, restituire gli spazi della Cavallerizza alla Città. Spazi, ha precisato, che l’amministrazione intende incrementare, aumentando la proprietà del complesso storico. Non era scontato poter avviare un tavolo, ha aggiunto, ed è stato un bene rimanere alla riunione della settimana scorsa e proseguire il percorso tra le parti. Riguardo il Regolamento Beni Comuni in discussione in Consiglio, preciso che si tratta di un testo che riguarda tutte le situazioni in città; per la Cavallerizza coinvolge infatti soltanto la Sala Guardie.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *