Seguici su

Eventi

“AbbracciAMOci”, un progetto di teatro sociale e di comunità per il natale all’ospedale Mauriziano di Torino

Avatar

Pubblicato

il

Metti un Natale all’ospedale Mauriziano di Torino. Si chiama “AbbracciAMOci” ed è un progetto di teatro sociale e di comunità, in collaborazione con la Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi.

Si parte lunedì 16 dicembre alle ore 15,15 nell’Aula Carle dell’ospedale Mauriziano (largo Turati 62). Verrà presentato il Progetto ed al termine si terrà un concerto di chitarra presso l’Atrio Carle con la partecipazione straordinaria del Conservatorio G. Verdi di Torino.

Mercoledì 18 dicembre dalle ore 9 alle ore 12 abbracci itineranti per gli spazi del Mauriziano. Alle 15,15 coro di voci bianche della scuola AGAMUS Grugliasco, alle 15,45 Translational Music Emiliano Toso ed il suo pianoforte, ore 16,15 Coro L.I.S. Della scuola AGAMUS Grugliasco.

Venerdì 20 dicembre dalle ore 9 alle ore 12 abbracci itineranti per gli spazi del Mauriziano. Alle 15,15 concerto di liuti e arpe nell’atrio dell’Aula Carle, con la partecipazione straordinaria del Conservatorio G. Verdi di Torino. Alle 15,45 performances teatrale Cooperativa Cirp – Teatro Babel con la partecipazione A. Massa. Alle 16,10 riflessione partecipata: il tango e l’abbraccio, a cura di Daniel Dan. Alle 16,30 esibizione canora del Baritono Alessandro Massa.

Dall’8 dicembre al 6 gennaio saranno presenti un albero di Natale addobbato e Stelle di Natale, a cura della Facoltà di Agraria (professor Valter Boero) e del Direttore dell’Ufficio tecnico del Mauriziano architetto Piero Armano.

Contestualmente sarà allestita una mostra di poesie, fotografie, quadri ed installazioni sul tema dell’abbraccio lungo il corridoio Turati degli artisti del Mauriziano e con la partecipazione straordinaria degli artisti di GoArtFactory (Osvaldo Neirotti e Giorgio Bolognese) e del pittore Federico Galati.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *