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Cronaca

La procura indaga sul suicidio di un detenuto alle Vallette: potrebbe essere omicidio colposo

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Il 10 novembre scorso Roberto Del Gaudio, in carcere per l’omicidio della moglie Brigida De Maio e per il suo stato psichico già in cura in un centro di salute mentale, si è suicidato nella sua cella del carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Proprio per il rischio di suicidio, l’uomo era sorvegliato da una telecamera a circuito chiuso 24 ore su 24, ma secondo le guardie di custodia il monitor era caduto proprio quella sera dalla sua staffa rompendosi.

I magistrati, dopo aver esaminato i filmati della telecamera, però, hanno ipotizzato il reato di omicidio colposo. Del Gaudio ha impiegato 20 minuti prima di compiere l’estremo gesto: ha scelto un pantalone del pigiama tra le poche cose a sua disposizione, l’ha legato varie volte alle sbarre della finestra e solo quando era stato sicuro che lo reggesse ha portato a compimento il suo piano. In quei 20 minuti nessuna guardia si è affacciata alla porta della sua cella.

L’avvocato Riccardo Magarelli, che difendeva Del Gaudio nel processo per l’omicidio della moglie, ora assiste il fratello come parte offesa dopo l’evolversi dei fatti.

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