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Sopralluogo a Quincinetto, necessario risolvere la situazione che compromette l’accesso alla Valle d’Aosta

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Dopo anni di incertezza è necessario risolvere una situazione che compromette l’accesso all’intera Valle d’Aosta con un impatto drammatico sulle attività produttive e il sistema turistico del nord – ovest

Le imprese di Piemonte e Valle d’Aosta, l’Assessore ai trasporti della Regione autonoma Valle d’Aosta e il Sindaco del Comune di Quincinetto hanno effettuato un sopralluogo nei pressi della frana che dal 2012 incombe sull’autostrada Torino-Aosta, in località Chiappetti.

Nel corso del 2019 l’Autostrada A5 è stata chiusa in via precauzionale ben tre volte. Attualmente il fronte della montagna è monitorato in tempo reale e questo permette di garantire la sicurezza e l’accessibilità dei territori valdostano e piemontese. E’ necessario, però, intervenire in modo strutturale e definitivo per superare la gestione in emergenza e per evitare che i prossimi allarmi – o l’eventuale evoluzione dei movimenti franosi – compromettano le attività economiche e la vita sociale di oltre 120.000 persone che vivono in Valle d’Aosta a cui si aggiungono decine di migliaia di turisti che frequentano abitualmente la Valle e la popolazione dell’Eporediese.

“L’area del Canavese e della Valle d’Aosta ospita oltre 45.000 imprese, gran parte delle quali usufruiscono – direttamente o di riflesso – delle reti ferroviarie e autostradali. Dopo anni di sostanziale immobilismo assistiamo ad una situazione surreale che può evolvere drammaticamente con l’ipotesi – purtroppo non remota – di limitare l’autonomia di oltre 150.000 persone. E’ un rischio di rilevante gravità che travalica l’aspetto economico e che deve esser risolto attivando, con il coinvolgimento della Regione Piemonte, un progetto di territorio” ha commentato Fabio Ravanelli, Presidente di Confindustria Piemonte. “Sosteniamo da sempre l’esigenza di dotare il Paese di infrastrutture all’avanguardia che incontrino le necessità delle persone e delle imprese e delle quali le nostre regioni hanno assoluta urgenza. In questo caso però è necessario procedere con interventi di manutenzione straordinaria che non possono più essere differiti”.

Ha aggiunto Giancarlo Giachino, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta: “Questa situazione rischia di isolare il nostro territorio e di bloccare l’intero sistema economico della nostra regione. Non si può più attendere, ma bisogna attivarsi per risolvere la criticità in tempi strettissimi”.

“Abbiamo previsto una serie di incontri con le associazioni di categoria e la popolazione per fornire informazioni corrette sulla situazione. In particolare l’incontro con le associazioni industriali dei territori direttamente coinvolti in questa problematica ci è utile per costruire un percorso condiviso e arrivare a una rapida soluzione di un problema che, purtroppo, si trascina da tempo e che necessita di essere risolto al più presto; anche grazie a loro potremo interloquire ancora meglio con la Regione Piemonte, con cui collaboriamo già fattivamente, e con le istituzioni nazionali”, ha dichiarato Luigi Bertschy, Assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti della Regione Valle d’Aosta.

“Ci auguriamo che a fine febbraio, come ci ha fatto sapere Ativa, siano ultimati i lavori sul ponte di Quincinetto e, soprattutto, che la sua portata possa sopportare i mezzi pesanti: soltanto in questo modo sarà possibile dare il via ai lavori per la messa in sicurezza della frana che minaccia di riversarsi sull’autostrada Torino-Aosta e sulla ferrovia”, commenta Angelo Canale Clapetto, Sindaco di Quincinetto. “Nel periodo in cui verranno eseguiti i lavori, a causa della necessaria chiusura dell’autostrada, il ponte giocherà un ruolo fondamentale in quanto costituirà parte essenziale della viabilità alternativa permettendo di evitare il passaggio del traffico nei centri abitati. Relativamente alla risoluzione definitiva della problematica della frana, è fondamentale poter accelerare il più possibile i tempi degli appalti e delle assegnazioni dei lavori”.

(Immagine di repertorio)

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