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Arpa Piemonte, i dati antismog dell’inverno: il Torinese più inquinato, per la prima volta livello viola

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Anche per l’inverno appena trascorso la Regione Piemonte ha adottato, con Deliberazione della Giunta Regionale 9 agosto 2019, n. 8, il pacchetto di misure antismog previste dall’Accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano. In particolare la Regione, con Determinazione 24 settembre 2019, n. 467, ha aggiornato l’elenco dei comuni oggetto delle misure previste dal protocollo, mentre i criteri di attivazione dei livelli di allerta restano invariati ovvero:

  •  un primo livello arancione, dopo 4 giorni misurati di superamento consecutivi della soglia del limite di 50 µg/m3 della concentrazione di PM10
  • un secondo livello rosso, dopo 10 giorni misurati di superamento consecutivi della soglia del limite di 50 µg/m3

Il rientro da una situazione di allerta poteva avvenire o dopo due giorni consecutivi misurati al di sotto dei 50 µg/m3, oppure dopo un giorno misurato al di sotto di 50 µg/m3 ma con previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Il protocollo operativo doveva essere applicato da tutti i comuni facenti parti dell’agglomerato torinese e nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti nei quali risultasse superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto (NO2) per almeno 3 anni anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni. I comuni interessati sono stati 33.

In seguito al Decreto della Consigliera delegata n. 336-9429 /2019, sul territorio della Città Metropolitan di Torino è stato confermato un terzo livello di allerta (Livello Viola) attivato dopo 20 giorni consecutivi di superamento del valore di 50 µg/m3 della concentrazione di PM10.

La valutazione dell’eventuale attivazione di uno dei livelli del semaforo sui comuni interessati è stata effettuata da Arpa Piemonte nei giorni di controllo stabiliti dal protocollo operativo, vale a dire il lunedì ed il giovedì di ogni settimana.

L’attivazione dei diversi livelli di allerta è stata valutata sull’intero periodo 1 ottobre 2019 – 31 marzo 2020, per un totale di 183 giorni. La tabella sottostante riassume quello che è successo nell’inverno appena trascorso.

Tabella riassuntiva dei livelli del semaforo attivi nell’inverno 2019/2020 (1 ottobre-31 marzo) nei comuni aderenti al protocollo antismog (n.p. : livello non previsto per quel comune/area)

Nell’agglomerato torinese si sono registrate, come già negli anni scorsi, le maggiori criticità. In particolare, a Torino e prima cintura si sono verificati 8 giorni con livello rosso (contro i 7 dell’inverno 2019-2019) e 22 giorni con livello arancio (contro i 25 dell’inverno 2019-2019). Per la prima volta, inoltre, è stato attivato il livello viola per 4 giorni (dal 17 al 20 gennaio)

Nei comuni della “seconda cintura sud“ (Carmagnola, Chieri, Rivalta di Torino e Vinovo) il livello arancio è stato attivo per 9 giorni, in quelli della  “seconda cintura nord” (Caselle Torinese, Chivasso, Leinì, Mappano, Pianezza, Volpiano)  per 15 giorni e nel comune di Ivrea per 11 giorni; in tutti questi comuni, come nell’inverno precedente, non è mai stato attivato il livello rosso.

Nei comuni non facenti parte della Città Metropolitana di Torino, il livello rosso è stato attivo per un solo giorno nel mese di gennaio a Alessandria e Novi ligure (zona unica ai fini del protocollo). Il livello arancio è stato attivo per 32 giorni ad Asti , 29 a Tortona, 27 a Alessandria e Novi Ligure, , 21 a Casale Monferrato, 20 a Vercelli, 10 a Novara e Trecate e 3 a Alba e Bra. Solo a Biella il semaforo è rimasto per tutto il periodo sul livello verde.

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