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Lavoratori dello spettacolo in piazza a Torino: vogliamo reddito, diritti, tutele

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I lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo del Piemonte si sono itovati in piazza Castello a Torino sabato 5 dicembe per protestare. Ecco il loro messaggio:

“Il simbolico muro eretto ieri da centinaia di mani e composto da alcuni dei nostri strumenti del mestiere, bauli, leggii, maschere, è il simbolo del muro di incomunicabilità che stiamo passo a passo abbattendo tra noi e le istituzioni che sarebbero deputate a garantire a centinaia di migliaia di persone diritti e tutele.
Riguardiamo a mente fredda le foto della giornata del 5 dicembre e ancora una volta ci accorgiamo di aver segnato un nuovo traguardo per tutte e tutti i lavoratori dello spettacolo di questa Regione e di questo Paese.
In piazza Castello erano presenti tutte le categorie: attrici e attori, tecnici audio, luci e video, registe e registi, drammaturghe e drammaturghi, stagehands, backliner, dj, colleghe e colleghi del mondo dell’arte contemporanea, sarte e sarti, danzatori, organizzatori, amministratori, circensi, performers, giocolieri, burattinai, musicisti, cantanti e tutte le altre figure del mondo dello spettacolo e della cultura.
Da marzo il mondo dello spettacolo e della cultura è stato fermato per limitare la possibilità di contagio. Subito abbiamo rilevato l’urgenza della situazione e ci siamo uniti per discutere con le Autorità sia le misure di sostegno per chi non può lavorare, sia un piano per ricostruire il nostro settore incenerito dallo stop e dalla pandemia. Le autorità pubbliche sono le uniche a non essersi concretamente preparate. È tempo di ricevere risposte concrete.
Ci siederemo la prossima settimana ad un tavolo con gli assessorati alla Cultura e al Lavoro per discutere del futuro del nostro comparto, delle tutele che la Regione è in grado di mettere in campo per tutte e tutti gli operatori del settore, della cura che si dovrà avere nei confronti del tessuto culturale diffuso su tutti i territori, dalle città alle province.

Con il Governo parteciperemo al “Tavolo permanente dello spettacolo” indetto dal Ministro Franceschini, forti della proposta di riforma che abbiamo contribuito a scrivere all’interno di RISP – Emergenza Continua, il network nazionale di cui facciamo parte.
-Vogliamo che la Regione Piemonte mantenga la parola data pubblicando il bonus per lavoratori dello spettacolo intermittenti, subordinati e parasubordinati fino ad oggi dimenticati dall’amministrazione regionale.
-Vogliamo da parte delle istituzioni nazionali risposte concrete. La soluzione sono riforme radicali del sistema lavoro dello spettacolo ad oggi precario e non tutelato.
-Vogliamo essere ascoltati in modo pragmatico perché stiamo di fatto assistendo ad un disastro sociale ed economico per il nostro comparto come per tutto il resto del Paese.
-Vogliamo un sistema di finanziamento del comparto culturale inclusivo ed equo.
Vogliamo reddito, diritti e tutele

Il coordinamento Piemontese e il network nazionale Professionist* dello spettacolo continueranno a fare pressione per uscire dall’invisibilità sistematica in cui ci hanno sempre relegato, non ci fermeremo fino alla fine.
Uniti e determinati!

Lavoratrici e lavoratori dello spettacolo Regione Piemonte

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