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Cultura

Dal 12 aprile online l’enorme archivio del Cirko Vertigo

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A partire dal 12 aprile Fondazione Cirko Vertigo renderà consultabile liberamente, su www.niceplatform.eu, da parte di tutti gli utenti della piattaforma, la sezione Archivio, una amplissima raccolta di video, fotografie e libri inerenti il mondo delle arti performative e del circo contemporaneo, raccolti in oltre 20 anni di esperienza nel settore dello spettacolo dal vivo.

Si tratta di un momento di restituzione culturale estremamente rilevante, soprattutto in un periodo di stasi forzata dell’intero settore culturale italiano, e costituisce la naturale evoluzione della nostra storia e della nostra esperienza.

Fondazione Cirko Vertigo, presieduta da Paolo Verri, già direttore di Matera Capitale della Cultura, e fondata e diretta da Paolo Stratta, è nata nel 2016 dall’eredità lasciata dall’Associazione Qanat Arte e Spettacolo, assumendo nel 2002 il nome di Cirko Vertigo, che è stato uno dei primi centri di creazione, produzione e formazione professionale nell’ambito delle arti circensi e residenza per i giovani artisti. Ora lo spettacolo live, che ha segnato l’intera storia di Cirko Vertigo, approda anche in rete con la creazione di NicePlatform, una piattaforma creata ad hoc nel 2020 per ospitare la stagione teatrale digitale Solo in Teatro, ideata e diretta da Caterina Mochi Sismondi. Dal 12 aprile la piattaforma ospiterà anche l’archivio dei materiali audio-video e testuali di Fondazione Cirko Vertigo e la sezione Formazione, sia professionale, rivolta agli studenti del corso professionale biennale per Artista di Circo Contemporaneo, sia amatoriale, in quest’ultimo caso con lezioni a catalogo acquistabili da chiunque lo desideri.

“Lo spettacolo dal vivo è un esempio privilegiato di quanto l’esperienza fra artista e pubblico sia fatta di occasione, di momenti rubati che lasciano la fotografia del momento e dell’incontro allo scatto della memoria – spiega il direttore Paolo Stratta -. Fermare gli attimi di queste esperienze è stato un tema ricorrente sin da quando ho iniziato a occuparmi di spettacolo dal vivo nel 1991 e già a partire dal mio saggio Una piccola tribù corsara avevo chiaro quanto fosse importante provare e fermare le tracce dell’effimero. Questo tema, rimasto sottotraccia per tanti anni, è diventato centrale nel momento in cui, a teatri sigillati e con tutte le compagnie e gli artisti fermi ai blocchi di partenza, ci siamo interrogati su quanto fosse importante recuperare la dimensione della testimonianza. Da qui è nata, per ragioni poetiche, storiografiche, organizzative e occupazionali, la volontà della memoria, c’è qualcosa di coerente in questa scelta: la necessità del teatro”.

I contenuti dell’archivio, che saranno consultabili da tutti gli iscritti alla piattaforma, saranno articolati come segue, considerando che dopo la fase di lancio si avrà un loro continuo aggiornamento:

– Oltre 40 spettacoli che hanno segnato la storia di Cirko Vertigo, dal 2002 ad oggi, con reperti che risalgono al 1991, quando iniziava la sua carriera Paolo Stratta a Colonia, in Germania. Tra gli spettacoli in archivio si trovano, fra gli altri, quelli nati da esperienze di scambio all’estero con altre scuole europee degli studenti del corso professionale di Artista di Circo Contemporaneo e i primi spettacoli della compagnia blucinQue diretta da Caterina Mochi Sismondi. E ancora: le restituzioni delle migliori residenze artistiche e gli attesi appuntamenti natalizi con il tradizionale Christmas Show. Si aggiungono a questi spettacoli gli Impromptu e gli Exit, rispettivamente le restituzioni di fine anno dei ragazzi del primo e secondo anno del corso professionale di Artista di Circo Contemporaneo: la formazione è infatti il pilastro della Fondazione e per gli allievi è fondamentale, nel loro percorso formativo, avere momenti di messa in scena. La scheda di ogni spettacolo prevederà la possibilità di consultare, oltre all’abstract, una gallery con le foto di scena, le bio degli artisti principali e dei tecnici e reperti video, ora parziali ora integrali, dello spettacolo stesso.

Fra gli spettacoli che hanno segnato la storia di Cirko Vertigo e che si potranno trovare nell’archivio:

Pino(k)io del 2002 è lo spettacolo da cui trae origine tutta l’esperienza più recente di Fondazione Cirko Vertigo, una produzione Kinema ideata e realizzata da Paolo Stratta e Chiara Bergaglio, in coproduzione con il festival Asti Teatro e il festival delle Colline Torinesi e in collaborazione con la Reale Società Ginnastica di Torino e la cooperativa Artidee. Lo spettacolo segna nella storia recente del circo contemporaneo, insieme all’esperienza dello spettacolo Ombra di Luna della compagnia Pantakin, il passaggio da una forma di spettacolo monotematica alla creazione di un nuovo linguaggio nelle arti performative del circo. A partire dall’esperienza di Pino(k)io, nasce la prima scuola professionale di circo in Italia che prende il nome di Scuola di Nuovo Cirko da cui, successivamente, la scuola di Cirko Vertigo trae origine in maniera stabile prima a Torino e poi a Grugliasco. Lo spettacolo, antesignano di una nuova modalità di intendere le arti del circo sulla scena contemporanea, viene messo in scena oltre che al festival Asti Teatro e al festival delle Colline Torinesi, anche al Teatro dell’Arsenale di Milano e al piccolo Regio di Torino e in molte altre importanti piazze in un contesto storico in cui non esisteva ancora un circuito dedicato al genere. Pino(k)io nasce sotto la forte volontà dello scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti, grande sostenitore del lavoro del direttore Paolo Stratta fin dai suoi primi passi in qualità di artista di strada e attore teatrale.

Northern Star è il titolo dello spettacolo portato in tournée per due anni (2003/2004 e 2004/2005) dagli allievi di quella che allora si chiamava ancora Scuola di Cirko di Torino. Uno spettacolo che è stato rappresentato nel corso di due mesi in 16 località diverse per un totale di 44 rappresentazioni. Il segreto di Northern Star risiede, probabilmente, nel dichiarato intento di non rifarsi al cliché del “circo contemporaneo” piuttosto sfruttato: atmosfere cupe, personaggi impenetrabili ed una stucchevole ricercatezza. Nulla di tutto ciò. Il compito di tessere la trama di questo racconto per immagini è spettato a Jay Gilli­gan che ha saputo mettere al servizio di uno spettacolo le abilità tecniche e il carattere di ciascun membro del gruppo conferendo unitarietà e coesione ai quadri che scor­rono a ritmo serrato.

Le Spose è uno spettacolo interattivo presentato come debutto assoluto nell’edizione 2006 del Festival Mer­cantia di Certaldo dove è stato considerato uno degli eventi più riusciti dell’intero cartellone, al punto da essere stato riproposto (con diverse variazioni) anche nell’edi­zione 2007. A portarlo in scena, tra gli spettatori, 12 artisti di specialità diverse: dalla recitazione alla giocoleria, dall’equilibrismo sul filo al fachirismo. Una performance imperdibile di grande impatto sul pubblico. Spettacolo scritto e diretto da Paolo Stratta da un’idea di Lucia Fusina.

Nuovo cinema circo, spettacolo del 2008, è una passeggiata nel cinema italiano, in cui il circo ed il cinema si raccontano vicendevolmente. I momenti di cinema non sono solo i grandi attori o le scene memorabili ma anche e, forse soprattutto, i momenti più “intimi” della lavorazione. Una gustosa panoramica cinematografica all’interno di un set con attori, comparse, addetti ai lavori, citazioni tradotte in immagini proiettate grazie al supporto della tecnologia, ed un parallelo con Nuovo Cinema Paradiso. Nuovo Cinema Circo è andato in tournée da maggio ad agosto 2008 in varie zone d’Italia, quali: Ravenna, Siniscola (Nu), Empoli (Fi), Certaldo (Fi), Firenze, Garessio (Cn), Peveragno (Cn), Sant’Antonino di Susa (To), Grugliasco (To), Chivasso (To), Crescentino (Vc), Vercelli e Torino ai Murazzi per i festeggiamenti di San Giovanni e alla Cavallerizza Reale dove è stato proposto in anteprima, nel cartellone del festival Teatro a Corte. Il debutto ufficiale si è tenuto all’interno del festival Internazionale Sul Filo del Circo di Grugliasco il 5 di luglio.

Cirque Hyperboles è un felice esempio del risultato di un’unione di forze e competenze che la messa in rete di obiettivi comuni può generare. Lo spettacolo, con la regia di Joanna Bassi, è stato presentato in prima nazionale alla IX edizione del Festival Internazionale Sul Filo del Circo di Grugliasco nel luglio 2010 grazie al partenariato di due organizzazioni, l’italiana Qanat Arte e Spettacolo (Cirko Vertigo) e la francese Arc en Cirque, che hanno fatto nascere nell’ottobre 2009 la Compagnia PasseparCirque. Obiettivo del progetto: valorizzare, promuovere e salvaguardare il patrimonio artistico e culturale del circo, tramite diverse attività tra cui, appunto, la costituzione di una compagnia artistica stabile, la realizzazione di scambi pedagogico-artistici e il primo collettivo stabile di circo contemporaneo d’Italia.

Una piccola tribù corsara, spettacolo ideato e diretto da Paolo Stratta per celebrare nel 2011 i 150 anni dell’Unità d’Italia, è andato in scena con due differenti allestimenti: una bozza dello spettacolo è stata presentata a maggio presso il Festival Polo Circo a Buenos Aires, in Argentina e successivamente a San Paolo del Brasile, in occasione della Virada Cultural. Successivamente nel mese di ottobre si sono tenute presso la prestigiosa Académie Fratellini di Parigi le prove con una compagnia interamente rinnovata per il riallestimento dello spettacolo che ha debuttato il 4 novembre al Teatro Astra di Torino. La pièce respira le evoluzioni della nostra società e racconta, al modo del circo, le emozioni e il carattere di un’intera nazione attraverso le trasformazioni di alcuni dei suoi archetipi: l’uomo forte, la donna in tutte le sue sfaccettature, l’impostore, il seduttore.

Cirque Déco, ovvero l’incontro tra la modernità del Cabaret e la tradizione del Cirque Nouveau. Lo spettacolo, andato in scena per la prima volta nel 2011 e successivamente, con differenti edizioni, fino al 2013, ripercorre qualità ed atmosfere della tradizione del circo, dal clown bianco ai numeri esotici, all’evocazione di fenomeni della natura e rarità proprie dei padiglioni delle meraviglie con disincantata comicità. Un sincero omaggio al genere en travesti come possibile dissimulazione dell’altro sesso, sublimazione e celebrazione della perfezione femminile. Dunque uno spettacolo a cavallo tra circo e vaudeville, punteggiato dalla presenza di personaggi clowneschi, caratteri più eterei e onirici ed evocazioni in chiaroscuro di cliché rivisitati della vita nel circo del secolo scorso. Lo spettacolo, accompagnato dalla Vertigo Jazz Band, è stato scritto e diretto da Paolo Stratta e Luisella Tamietto.

Vertigo Cirque Carillon è stata una spettacolare produzione di Cirko Vertigo scritta e diretta da Paolo Stratta ideata su proposta dell’Assessore Maurizio Braccialarghe per il cartellone di eventi natalizi della Città di Torino nel dicembre 2012 e successivamente riallestito a dicembre 2015. Lo spettacolo, allestito nella centralissima Piazza Castello, è stato applaudito, nel 2012 nel corso di otto repliche da più di 30.000 spettatori affascinati dall’imponente carillon vivente animato da otto acrobati aerei internazionali, e successivamente ha lasciato a bocca aperta altri 10.000 spettatori il 4 e 5 dicembre 2015. Al centro della piazza troneggiava un grande cono colorato agganciato al cavo
d’acciaio di una gru, una sorta di giostra d’antan che rievocava il tendone del circo e le atmosfere festose delle fiere d’altri tempi.

Nel febbraio 2014 presso lo Chapiteau Vertigo nell’ambito di Rassegnainsilenzio e successivamente nel maggio del 2018 al Teatro Café Müller di Torino, nell’ambito del Torino Fringe Festival, va in scena Note sul silenzio: un rito laico, intenso, pieno, teso, ma scevro di paure. Otto giovani artisti di nouveau cirque, diretti da Paolo Stratta, si cimentano nella sfida di elaborare una performance in e sul silenzio. Lo spettacolo è impregnato di attenzione, nella condivisione di una comunanza, tra interpreti e spettatori, fondata su un elemento semplice, elementare, eppure quasi estinto. Senza parole, solo i movimenti, le verticali, i trapezi, i salti mortali, il palo cinese, le ruote, gli attrezzi aerei. A parlare sono i corpi degli artisti in scena e i loro sguardi.

Non mi piace più la gente, proposto in prima nazionale nel cartellone della 14esima edizione del Festival Internazionale Sul Filo del Circo il 22 luglio 2015. Lo spettacolo è stato messo in scena dal maestro della scena internazionale Jérôme Thomas e dagli allievi del Corso professionale per artista di circo contemporaneo. Il lavoro è partito dalla constatazione dello smarrimento del senso civico nella condivisione sociale dei gesti quotidiani e la mancanza di rispetto dei valori fondanti del vivere comune: dare la precedenza, lasciare il proprio posto su un autobus, tenere aperta la porta a chi arriva dopo di noi.

VertigoSuite# è stato lo spettacolo che ha segnato, nel 2015, l’inizio della proficua collaborazione fra Compagnia blucinQue, diretta da Caterina Mochi Sismondi, e Fondazione Cirko Vertigo. In VertigoSuite# un violino, un violoncello, danzatori e circensi si confrontano in scena per una nuova ricerca di teatrodanza: un dialogo tra danza e circo, musica ed elettronica perseguito fin dalle origini dalla compagnia. La composizione sonora avviene in scena, musicisti e attori si uniscono in una dinamica che li fa risuonare nello spazio. Danzatori e attrezzi circensi si fondono attraverso un movimento vorticoso, aiutato anche dalla voce che, con suggestioni poetiche, trasmette in ciascun quadro un’idea di vertigine. Il lavoro ha vinto il bando NeXT e debuttato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015.

Müller Kabaret è uno spettacolo del 2018 che rievoca le atmosfere degli anni ’40, tra la scena e il dietro le quinte, con le musiche dal vivo di Bandakadabra, gli sketch comici di Luisella Tamietto e una costellazione di performance degli artisti di Cirko Vertigo. Immersi in un Teatro di inizio secolo, gli artisti si esibiscono in un cabaret comico e surreale, a tratti tagliente e spiazzante, che abita e percorre atmosfere – tra America e Germania a cavallo dei mitici Forties – popolato da “caratteri” ben delineati su un sound che intreccia lo Swing di Artie Shaw alle sonorità di Groucho Marx e Carmen Miranda. Trapezio danse, giocoleria con i cappelli, acrobalance, tessuti, palo cinese, cinghie aeree e contorsionismo, sono solo alcuni dei pretesti di questa festa natalizia.

– Una selezione accurata delle schede di più di 100 libri inerenti il mondo delle performing art, a partire da una biblioteca della Fondazione che conta un migliaio di titoli in totale. La scheda di ogni libro conterrà la scansione della copertina, l’abstract, la collocazione fisica del libro stesso e, per quelli più rilevanti, l’indice e la bibliografia. I testi messi a disposizione della Fondazione spaziano dai manuali tecnici ai libri rari fino ai saggi sulla storia del teatro e del circo. Non mancano i testi di circo classico in russo, inglese e francese. Per prendere un appuntamento per la consultazione presso il parco Culturale Le Serre di Grugliasco, basterà inviare una email a niceplatform@cirkovertigo.com indicando il libro di interesse.

Tra i testi che gli appassionati e gli studiosi potranno consultare ci sono titoli come Atletica e acrobatica di Zucca, un libro rarissimo stampato nel 1902; Storia del circo di Alessandro Cervellati; La Storia del Teatro di Silvio D’Amico; Manuale minimo dell’attore di Dario Fo; Sull’arte del mimo di Marcel Marceau; Arrivano i clowns di Tristan Rémy.

In lingua originale saranno consultabili testi come Circo in Russia di Iu. Dmitriev (testo in russo); 1000 clowns more or less di Thomas Steele (testo in inglese); La merveilleuse histoire du cirque di Henri Thétard, testo in francese del 1947 di cui esistono soltanto 500 copie; sempre in francese Le Cirque d’Hiver di Bouglione/Aiolfi, La grande aventure di Nouveau Cirque, La tente et le chapiteau di Christian Dupavillon. E ancora Il teatro di strada in Italia. Una piccola tribù corsara. Dalle piazze alle piste di circo e Sul filo del circo di Paolo Stratta.

L’archivio conterrà molti altri documenti, fra cui le rassegne stampa di tutti gli spettacoli della stagione Solo in Teatro. La piattaforma, lanciata ufficialmente il 3 ottobre 2020, conta attualmente già 2.500 iscritti, che quindi potranno godere di una restituzione culturale frutto di più di 20 anni di esperienza. Tali contenuti potranno essere utilizzati sia dagli amatori e dai curiosi, quanto dagli studiosi ed esperti del settore, che quindi potranno elaborare, grazie anche a questi contenuti, tesi e studi sull’argomento.

La realizzazione di questa sezione della piattaforma è stata resa possibile grazie al prezioso contributo, oltre che di Paolo Stratta, di cui l’archivio ripercorre la carriera assieme allo sviluppo della Fondazione che dirige, e di Caterina Mochi Sismondi, ideatrice di Solo in Teatro e della piattaforma stessa, dei collaboratori di Fondazione Cirko Vertigo, in particolare: Federica Bonani (catalogazione materiali video e foto), Simone Fiorito (caricamento e conversione materiali), Elena Coraglia (coordinamento), Luisella Tamietto (catalogazione libri), Andrea Macchia (coordinamento tecnico), Ivano La Rocca (supporto grafico). Per il recupero di alcuni materiali storici, Fondazione Cirko Vertigo sta collaborando anche con Terzostudio – Progetti per lo spettacolo.

Potranno utilizzare i contenuti dell’archivio anche gli attuali studenti del corso professionale per Artista di Circo Contemporaneo, corso riconosciuto dal Ministero della Cultura e sostenuta dal Fondo Sociale Europeo, che dal 2002 ad oggi ha diplomato più di 300 giovani professionisti, provenienti da ogni angolo del mondo e che, una volta terminata la loro formazione, si sono irraggiati nuovamente in tutti i continenti, divulgando così il loro sapere e la loro arte. Si contano, nella storia di Cirko Vertigo, quasi 40 nazionalità diverse di artisti, formatisi presso la sede di Grugliasco, in provincia di Torino. Attraverso i contenuti di NicePlatform, intendiamo dare linfa alla nostra vocazione internazionale, rendendo disponibile la cultura per chiunque la voglia fruire, in ogni parte del mondo.

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