Seguici su

Cittadini

Presidio degli attivisti di Extinction Rebellion davanti la Regione per sostenere Ruggero Reina

Vincenzo Spinello

Pubblicato

il

Dopo cinque giorni di sciopero della fame e di silenzio istituzionale, alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno deciso di circondare improvvisamente le vetrate d’ingresso del Palazzo della Regione, rifiutandosi di spostarsi.
La manifestazione è iniziata in concomitanza con la “cerimonia di firma della Convenzione per la gestione dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche”, alla presenza del presidente Cirio.
Al suono di una sirena, un gruppo di attivisti è comparso improvvisamente all’ingresso della sede della Regione Piemonte, appoggiando sulle vetrate alcuni cartelli con scritto “5° giorno di sciopero della fame. Il vostro silenzio, la nostra estinzione”; e “5° giorno di sciopero della fame. Quanti giorni ancora?”. Le forze dell’ordine sono subito intervenute, ordinando agli attivisti di spostarsi, i quali però si sono rifiutati di farlo.

“L’azione di oggi” dicono gli attivisti, “nasce dalla rabbia nel vedere il governo regionale piemontese totalmente indifferente di fronte a una persona che smette di mangiare per il futuro di ognuno di noi”. Quella persona è Ruggero Reina, attivista di Extinction Rebellion in sciopero della fame ormai da cinque giorni. A partire da lunedì 17 gennaio, ogni giorno Ruggero è stato seduto su una sedia, sotto il Palazzo della Regione. Il suo obiettivo è che si riportino in primo piano nell’agenda politica regionale gli effetti della crisi climatica ed ecologica. La richiesta è che la giunta indìca un consiglio regionale aperto per discutere le tre richieste che Extinction Rebellion Torino sta sottoponendo alla Regione Piemonte da oltre un mese:

1): che si comunichi in modo puntuale ai cittadini lo stato di crisi in cui viviamo e le catastrofi alle quali stiamo andando incontro;
2): che si adottino le misure necessarie per ridurre le emissioni climalteranti il più̀ rapidamente possibile e arrestare la distruzione degli ecosistemi e la perdita di biodiversità;
3):che si rimetta al centro la partecipazione democratica per le drastiche decisioni che dovranno inevitabilmente essere prese, tramite l’istituzione di Assemblee di Cittadini e Cittadine.
Nessun commento o reazione è arrivato finora dalla Giunta regionale alle richieste di Ruggero, determinato più che mai a continuare nel suo digiuno fino a quando non sarà ascoltato.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *