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Cronaca

Torino, non eseguono il parto cesareo e la neonata nasce con gravi lesioni: a processo due ostetriche e due ginecologhe

Vincenzo Spinello

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I fatti risalgono a luglio del 2019, quando all’ospedale Sant’Anna di Torino, una neonata nacque con gravi patologie a causa del fatto che le ostetriche e le ginecologhe non la fecero nascere con il parto cesareo a causa di una complicazione durante il parto naturale, per questo il 12 luglio andranno a processo con l’accusa di lezioni personali gravissime.

La mamma all’epoca dei fatti, dopo aver già effettuato un parto cesareo nel 2017, si era recata in ospedale intorno alle 22 per le doglie della seconda genita in arrivo. I medici invece di effettuare il cesareo proposero alla donna un travaglio di prova, ed ecco che accadde il fatto.

Negli accertamenti effettuati dal pubblico ministero, secondo l’accusa le ostetriche e le ginecologhe imputate non avrebbero controllato adeguatamente “”il monitoraggio continuo dell’attività cardiaca fetale” non potendo riscontrare quindi delle “anomalie” come “un’eccessiva attività “contrattile uterina e la conseguente ipossia fetale” durata ben due ore. Per l’accusa nessuna delle indagate o chi per loro avrebbero monitorato il battito cardiaco di mamma e figlia. Quindi secondo l’accusa i medici decisero comunque di non procedere con il cesareo nonostante il parto naturale fosse a rischio con probabilità “superiori al 61%” e anche per le condizioni critiche di salute in cui versava la donna. A causa di tutti questi eventi la neonata sarebbe nata con gravi patologie.

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