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Salute

Scambio di esperienze tra Italia e Cina a Torino sulla lotta al Covid-19

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Continua il confronto tra Italia e Cina sulle esperienze anti Covid-19. Questa settimana si è tenuto un importante tavolo di lavoro, in occasione di “Leaders speechees Comprehensive Prevention of Covid-19”, al quale hanno partecipato l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, il Direttore Generale dell’ASL Città di Torino, Carlo Picco, il Direttore del D.I.R.M.E.I., Emilpaolo Manno, la Responsabile della Psicologia Aziendale dell’ASL Città di Torino, Monica Agnesone e, in collegamento da Wenzhou, il Direttore Generale – Ufficio Affari Esteri di Wenzhou, Zhou Junwu, il Vice Direttore Generale – Ufficio Affari Esteri di Wenzhou, Zhou Huaizhong, il Prorettore Wenzhou Medical University, Jin Shengwei, un membro del Comitato scientifico Covid-19 Wenzhou, Li Yuping e il Direttore di Medicina Cinese – Primo Ospedale WMU, Ye Ren.
Ha coordinato l’incontro il Presidente della Associazione ANGI, Chen Ming.

“A Torino abbiamo una numerosa comunità cinese, con cui ci siamo sempre confrontati. Dal febbraio 2020, grazie all’Associazione ANGI, è stato possibile attivare importanti iniziative, rivolte in particolare agli studenti cinesi, che hanno scelto Torino come centro formativo. – dichiara Carlo Picco – Con la gestione clinica dei pazienti che, in quel periodo rientravano dal Capodanno cinese in Italia e, successivamente, con lo svilupparsi della pandemia a Torino e la necessità di reperire dispositivi di protezione individuale, i rapporti con la Comunità Cinese locale si sono intensificati. La possibilità di mettere a fattore comune esperienze sanitarie diverse, credo sia una grande opportunità.”

L’Assessore Regionale alla Sanità del Piemonte ha osservato come la Cina abbia una millenaria tradizione di arti sanitarie, con cui il sistema sanitario occidentale vuole confrontarsi, nel reciproco interesse di progredire nella conoscenza delle malattie e delle cure.

In particolare, se il modello occidentale è apprezzato anche in Cina per come affronta le patologie gravi, ed in particolare quelle che hanno come strumento fondamentale la necessità di strategie interventistiche, prime tra tutte quelle chirurgiche, il modello cinese conferisce un maggior ruolo agli strumenti naturali e allo spazio preventivo, meglio definito per l’attività fisica, le abitudini di vita, l’alimentazione, privilegiando l’approccio olistico nella cura dei pazienti. Due mondi, come ha sottolineato l’Assessore, tra i quali esiste un campo comune di sperimentazione che va coltivato insieme, con gli strumenti della ricerca, della didattica e della clinica, puntando a possibili integrazioni e miglioramenti di vantaggio per tutti.

L’incontro è stato utile per integrare le rispettive esperienza antiCovid-19; sia il Direttore Generale Zhou che il Prorettore Jin hanno dichiarato la volontà di rafforzare scambi e collaborazione con Torino in materia di benessere e salute.

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