Nel torinese l’esame dei vigili si fa col test di gravidanza negativo, il sindacato: “Discriminatorio”

“Per partecipare al concorso è richiesto l’esito del test di gravidanza negativo”. Non è una battuta di spirito ma la richiesta dei due comuni in provincia di Torino, Vigone e Torre Pellice, perpoter partecipare al concorso per un posto da commissario dei vigili urbani. Una richiesta assurda che, ovviamente, ha scatenato l’ira dei più.

“Chiedere a una candidata per un posto di vigile urbano il test di gravidanza è discriminatorio. Sperare poi che in due mesi sia uscita dallo stato in cui si trova è totalmente folle. Mica siamo criceti”, spiega a La Stampa, Loredana Cristino, dirigente sindacale nazionale del Csa polizia locale.

Rincara la dose l’avvocato Barosio: “Il bando non assegna agli aspiranti vigili funzioni tali da richiedere come requisito di ammissione al concorso una prova di efficienza fisica consistente nel poter correre 1.000 metri, e per di più in un tempo limitato. Mi pare quindi che la fissazione di questo requisito non sia legittima”.



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