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In volo sui ghiacciai del Piemonte: la situazione è preoccupante

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Grazie alla convenzione tra Arpa Piemonte e il Corpo Militare (ACISMOM) ausiliario dell’Esercito italiano, a metà settembre è stato effettuato un volo in elicottero, con la collaborazione di Protezione Civile della Regione Piemonte, per fotografare la situazione attuale delle superfici glaciali messe a nudo dalla totale assenza di neve al suolo. Il primo sopralluogo è stato effettuato sul Ghiacciaio della Croce Rossa, collocato in corrispondenza della testata della Valle di Viù, in prossimità dello spartiacque tra Italia e Francia, a monte del grande Lago della Rossa (2718 m s.l.m.).

La seconda tappa è stata sul Ghiacciaio della Bessanese nell’alta Valle d’Ala, dove occupa la fascia di versante sottostante la dorsale montuosa compresa tra i Denti di Collerin (3324 m s.l.m.) e l’Uja di Bessanese (3601 m s.l.m.). Il Ghiacciaio ha una forma allungata e la sua superficie è circa cinque volte superiore di quella del Ghiacciaio della Croce Rossa. Sono molto evidenti i profondi crepacci, soprattutto sopra i 3000m di quota, orientati mediamente a sudovest-nordest. Si nota anche l’estesa frana, già visibile nelle riprese aeree del 2018, che ricopre il ghiacciaio nella sua porzione più a monte.

Il volo si è concluso sul Ghiacciaio della Ciamarella, non distante dal Ghiacciaio della Bessanese, sempre in Valle d’Ala. Il ghiacciaio è ubicato sul versante meridionale dello spartiacque tra Italia e Francia nel tratto in cui esso è definito dai rilievi della Punta Chalanson (3466 m s.l.m.) e della Piccola Ciamarella (3450 m s.l.m.). Dei tre ghiacciai è l’unico che viene attraversato con una certa frequenza in quanto permette di accedere al ripido sentiero che conduce in vetta all’Uja di Ciamarella. Presenta una pendenza mediamente contenuta e la superficie è abbondantemente crepacciata soprattutto nella porzione medio-alta.

In occasione del sopralluogo congiunto gli operatori A.C.I.S.M.O.M. hanno effettuato dei voli con il drone sull’ambiente periglaciale in prossimità del Rifugio Gastaldi.

Ad inizio ottobre sono stati effettuati i rilievi anche sui Ghiacciai della Bessanese e della Ciamarella. Anche la seconda giornata di lavoro si è svolta in condizioni di visibilità ottimali sebbene un sottile strato di neve recente, che ha resistito alle temperature elevate anche in quota, ha ricoperto i ghiacciai mascherandone in parte la porzione frontale.

La presenza di neve sopra al ghiaccio ha limitato gli effetti delle temperature particolarmente miti per il periodo, tuttavia è stato osservato un importante flusso di acqua liquida dalle fronti glaciali prevalentemente alimentata dalla fusione nivale. Inoltre, la neve recente rimaneggiata dal vento ha iniziato a ricoprire soprattutto i crepacci di dimensioni più contenute.

I rilievi effettuati saranno di supporto per effettuare una dettagliata caratterizzazione morfologica.

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