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A NY inaugurata la mostra della torinese Sabrina Rocca al Palazzo delle Nazioni Unite

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Il Palazzo del Segretariato delle Nazioni Unite è la sede della nuova mostra personale di Sabrina Rocca che fa seguito al successo dell’iniziativa espositiva del 2021 presso il Campus delle Nazioni Unite a Torino (Italia).

I soggetti dei dipinti dell’artista sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), 17 obiettivi interconnessi definiti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite come una strategia “per raggiungere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Il titolo dell’esposizione, “Go Goals Together”, si riferisce in modo diretto proprio al programma d’azione approvato a settembre 2015 dagli Stati membri dell’ONU.

Le opere accompagnano i visitatori in un viaggio in cui vari soggetti interagiscono con gli Obiettivi. In alcuni casi le reazioni dello spettatore sono innescate da spunti emotivi, in altri si è indotti a riflettere su soluzioni potenzialmente adottabili come contributo al raggiungimento dell’Obiettivo in questione, il tutto nell’ambito di un impegno collettivo. L’artista si avvicina ai nostri tempi con curiosità e apertura mentale, vivendo l’arte come impegno sociale.

Attinge dalle immagini del web e dà forma alle notizie, utilizzandole per creare “poster pittorici” dal forte impatto estetico ed emotivo. Le sue composizioni rivelano un’attitudine a trasmettere, con bella pittura e stile iperrealista, un repertorio iconografico ispirato al contesto urbano e alla contemporaneità globalizzata e multietnica. Le “frivolezze grafiche” che appaiono nelle composizioni, mutuate dai fumetti e che ricordano i volantini pubblicitari, rafforzano i messaggi, che fanno da sfondo alle tele, lapidari e veritieri.

Le immagini dell’artista, molte delle quali legate al mondo dell’infanzia e alla sua innocenza espressiva, trasmettono plauso ad una società responsabile, giusta, pacifica e inclusiva, proattiva nel promuovere l’innovazione tecnica e scientifica, che si oppone fermamente allo sfruttamento umano e ambientale, alla violenza e a tutti i tipi di disuguaglianza.

I riferimenti agli SDG sono evidenti nei gesti minimi, nelle pose semplici e negli atteggiamenti inequivocabili assunti dai bambini o da individui apparentemente vulnerabili. L’attivismo ironico e spensierato dei più piccini, che credono nell’uguaglianza di genere, nella cooperazione tra le nazioni, nella salvezza del pianeta e nella giustizia sociale, il tutto condito da un sottofondo di amara realtà, permea queste composizioni di una dolcezza sfacciata che può essere incisiva come una foto. Le opere parlano direttamente al visitatore e traducono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in qualcosa che può essere immediatamente compreso, apparentemente con un sorriso.

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