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Confermato lo sciopero dei benzinai, braccia incrociate il 25 e 26 gennaio

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I sindacati dei benzinai Faib, Fegica e Figisc, confermano lo sciopero nazionale del 25 e 26 gennaio. La decisione dopo il tavolo tecnico al Mimit, durato circa un’ora e del quale i sindacati sono “profondamente delusi”, da cui “non sono giunti elementi migliorativi, anzi semmai sono peggiorate le condizioni”, dice Fegica. E il presidente: “Siamo l’unica categoria a dover comunicare i prezzi”.

Nell’incontro di martedì infatti si era parlato di una app, o di un QR Code che sostituisse l’obbligo di esporre il cartello con il prezzo medio regionale, sancito dal decreto “Trasparenza”. Indicazione raccolta dal governo, ma la app, prevista dal decreto attuativo del provvedimento, non sostituisce l’obbligo di esporre il cartello.

Per Figisc,”C’è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni ma rimane l’obbligo del cartello, così il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché speculiamo”.

“Per il momento lo sciopero è confermato perché oggi non abbiamo visto le aperture che ci erano state prospettate. Ce l’abbiamo messa tutta per non dare disagi ai cittadini, ma il governo ha deciso diversamente e il ministero fa marcia indietro sulle promesse avanzate alle associazioni nel tavolo precedente. Vogliamo incontrare il presidente Meloni”, spiega il presidente della Faib, Giuseppe Sperduto nelle parole riportate da Repubblica.

Intanto, l’obbligo di comunicazione dei prezzi non sarà più giornaliero ma settimanale e gli esercizi saranno chiusi dopo 4 inadempienze in un mese (prima erano 3 senza limite di tempo): queste alcune delle modifiche proposte dal governo al tavolo al Mimit Sanzioni non più fino a 6.000 euro ma da 200 a 800 euro, a seconda del fatturato, e chiusure da 1 a 30 giorni, contro i 7-90 giorni precedenti.

Lo sciopero partirà dalle 19 del 24 gennaio. Fermi anche i self, garantiti i servizi minimi.

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