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Vittime delle leggi razziali: l’indagine dell’Ordine degli ingegneri di Torino sui colleghi perseguitati

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30 cancellazioni istantanee dall’Albo, 10 inseriti in un “elenco speciale” e 6 deportati: questi alcuni dei dati emersi dall’indagine dell’Ordine degli ingegneri di Torino e provincia riguardo a colleghi e colleghe vittime delle leggi razziali durante il Ventennio.

Entro la fine dell’anno giungerà a definitiva conclusione il progetto condotto da un team di ricercatori (appartenenti all’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”), anche se sono emersi dati interessanti già nei primi 2 mila 546 fascicoli schedati. A partire dal 1938 furono 6 gli ingegneri iscritti all’Ordine che vennero deportati e uccisi nel lager in quanto di “razza ebraica”; altri 30 subirono la cancellazione dall’Albo e, oltre ai 10 “discriminati”, sono emersi altri 14 casi collegati (fuggitivi o persone con familiari deportati).

I fascicoli sono stati esaminati all’interno dell’Archivio dell’Ordine di Torino e Provincia. Una volta conclusa la ricerca, tutta la documentazione sarà digitalizzata e resa accessibile a tutti/e. Nel frattempo, una parte dei documenti è esposta in una bacheca all’interno dei locali dell’Ordine.

Il Consiglio torinese degli/lle ingegneri/e ha commentato così i primi risultati: “Rinnoviamo il nostro impegno a conservare la memoria e a tramandare la conoscenza di questa importante indagine, in modo che la professione dell’ingegnere possa sempre essere esercitata nel rispetto dei diritti umani.”

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