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A Chieri c’è un quartiere che sta sperimentando l’infermiere di comunità

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Il Gioncheto è un quartiere popolare e periferico di Chieri, dove circa 400 persone e 156 nuclei familiari vivono nelle case di edilizia sociale ERP che sorgono in via Monti e via Lombroso. Qui, nell’ottica di una riqualificazione non solo urbanistica ed edilizia ma anche sociale, l’amministrazione comunale ha avviato da un paio d’anni un progetto sperimentale di infermieristica di famiglia e di comunità, che coinvolge l’AslTO5, l’ATC di Torino ed il Consorzio dei servizi Socio Assistenziali del Chierese.

Il progetto, dal titolo “La salute a portata di… casa”, si è aggiudicato il Bando InTreCCi della Compagnia di SanPaolo, ottenendo un finanziamento di 45mila euro.

In un alloggio di via Monti, messo a disposizione dall’associazione di residenti “Il Gioncheto”, è stato attivato uno sportello infermieristico aperto all’ascolto dei cittadini, dove l’infermiere messo a disposizione dall’AslTO5, gli operatori dell’educativa di strada e il servizio sociale professionale, offrono un servizio sanitario e sociosanitario davvero integrato, anche attraverso visite a domicilio, rivolto in particolare ai residenti “fragili”, ovvero persone anziane, adulti soli in difficoltà.

Gli esiti del progetto saranno illustrati sabato 18 marzo, in occasione del convegno “La salute a portata di casa. Intrecci tra storia e futuro di un progetto di salutogenesi” (Sala Conceria -via della Conceria 2, Chieri. Dalle 9 alle 16,30).

Questo il programma:

9:00 \ 13:00

MODERA: Raffaela Virelli, Assessore alle Politiche Sociali Comune di Chieri

Aperura: Alessandro Sicchiero, Sindaco Comune di Chieri

Angelo Michele Pescarmona, Direttore Generale ASL TO5

Racconto dell’esperienza: dallo stato nascente alla sua evoluzione

Gerardo Di Martino, infermiere IFEC ASL TO5

Mara Frison, infermiera pediatrica ASL TO5

Laura Oddenino, responsabile del servizio Politiche Sociali e del Lavoro Comune di Chieri

Federico Rossi, Carmine Ruggiero, Cristina Arras, educatori di Cooperativa Animazione Valdocco

Testimonianze di alcuni beneficiari del progetto

Il progetto si consolida e si apre a nuove sfide

Mario Traina, direttore Dipartimento Territorio ASL TO5

Elena Tosco, dirigente Area Territoriale DiPSa ASL TO5

14:00 \ 16:30

MODERA: Caterina Grande, DiPSa Sviluppo della Territorialità ASL TO5

Valorizzazione di una esperienza di integrazione

Sara Campagna, direttore master AIFEC UNITO

Ginetto Menarello, presidente AIFEC

Silvia Cucco, responsabile educativa territoriale di Cooperativa Animazione Valdocco

Valutazione dI qualità

Giovanni Garena, docente di Organizzazione dei Servizi UNITO, UNIUPO, IUSTO

Manuela Olia, docente di Organizzazione dei Servizi Sociali UNIUPO

partecipazione gratuita – con iscrizione obbligatoria: politichesociali@comune.chieri.to.it

«Si parla sempre di sanità di prossimità e di territorio e questo progetto sperimentale di infermieristica di famiglia e di comunità presso l’area di via Monti e di via Lombroso a Chieri va proprio in quella direzione-commenta l’assessora alle Politiche sociali Raffaela VIRELLI-è una modalità innovativa di rispondere ai bisogni sanitari e socio sanitari, di cura e di assistenza, con l’obiettivo di contribuire a rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazioni pubbliche e cittadini, ricostruire un rapporto tra i cittadini ed il servizio sanitario, intercettare le situazioni a rischio, potenziare il senso di “comunità”, aumentare la qualità della vita e ridurre la percezione di marginalizzazione. Siamo in un contesto difficile, contraddistinto da difficoltà economiche e povertà culturale, bassa scolarizzazione, frequente abbandono scolastico, basso tasso di occupazione, degrado degli immobili, presenza di famiglie straniere non integrate e di persone affette da alcolismo o dipendenze. Queste situazioni fanno sì che sia difficile mantenere un’alimentazione adeguata e sana e si ricorra al consumo di cibo confezionato a basso costo e qualità. Non c’è attenzione alla prevenzione e spesso le persone sottovalutano i rischi di uno stile di vita dannoso. L’infermiere e gli educatori di territorio in sinergia cercano di intercettare i bisogni dei residenti e di seguirli in un percorso di accompagnamento, sia attraverso l’attività dello sportello che opera come punto di informazione personalizzata, aiutando i cittadini a usufruire dei servizi esistenti, sia recandosi in visita al domicilio, secondo un’ottica di presa in carico delle persone in maniera globale».

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