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Pubblicato su Scientific Reports uno studio condotto dall’Università di Torino circa l’healthy aging

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Sull’autorevole rivista Scientific Reports, del gruppo Nature, è stato recentemente pubblicato uno studio del gruppo di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Martina Amanzio del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. I dati emersi dallo studio, condotto sulla popolazione anziana, hanno mostrato come alcuni soggetti in “healthy aging” (in assenza di declino cognitivo o fisico oggettivabile) abbiano risposto positivamente alla situazione emergenziale tipica della pandemia.

Grazie a questa ricerca, che si è servita dei dati sullo status cognitivo, fisico e comportamentale di alcuni iscritti all’Università della Terza Età (UNITRE) di Torino, che hanno preso parte alle iniziative avviate dal gruppo della Prof.ssa Amanzio per promuovere l’invecchiamento sano e attivo, è stato possibile confrontare direttamente i dati neuropsicologici raccolti prima e durante la pandemia: sebbene sia emersa una deflessione del tono dell’umore in seguito alle misure restrittive del lockdown, si è potuto osservare come i partecipanti abbiano risposto positivamente allo stress e all’isolamento sia in termini di performance cognitiva sia in termini di buona salute fisica, in particolare per quanto riguarda la memoria e l’attenzione, registrando un miglioramento nelle abilità cognitive globali, nella funzione esecutiva e nella comprensione linguistica.

Lo studio ha evidenziato come la riserva cognitiva, intesa come una combinazione di esperienze di vita positive (quali, ad esempio, le attività sociali ed educative offerte dall’UNITRE, che sono state portate avanti anche durante la pandemia tramite corsi online e social media), abbia costituito un importante fattore protettivo contro gli effetti negativi dell’isolamento da Covid, consentendo il mantenimento del benessere individuale nonostante la criticità del momento.
Per la prima volta in letteratura, è stato dimostrato che lo sviluppo di programmi e strategie volti a prevenire il declino cognitivo e fisico è stato fondamentale per mantenere l’healthy aging durante la pandemia da COVID-19.
A questo proposito, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti sottolineato che le UNITRE, luoghi di attività e di apprendimento informali in tutto il mondo, hanno avuto un impatto positivo sul benessere psicologico e sulla qualità della vita della popolazione anziana prima e durante il Covid.

A fronte di questo studio, le UNITRE si confermano quindi come un buon modello di promozione di un invecchiamento sano e attivo che, viste le previsioni circa l’aumento della popolazione anziana globale, necessita di essere ancora maggiormente implementato e potenziato.

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