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Fine vita, il Piemonte raggiunge la soglia delle 8.000 firme

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Il Piemonte ha raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul “suicidio assistito”. Sono infatti oltre 8.100 i cittadini e le cittadine piemontesi che ad oggi hanno sottoscritto “Liberi Subito”, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la campagna infatti è partita il 10 marzo scorso, con 6 mesi di tempo per portare a termine la raccolta firme.

Il Piemonte è la terza regione dopo l’Emilia Romagna e Veneto ad aver raggiunto la soglia di firme necessarie per il deposito della proposta di legge.

Alle firme raccolte ai banchetti nelle piazze bisognerà aggiungere le firme raccolte presso i Comuni e presso gli studi legali. La proposta di legge, dopo il deposito, sarà sottoposta alla commissione di garanzia che esprimerà un parere consultivo, poi, sull’ammissibilità, la valutazione passa all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.

“Esprimiamo la nostra gratitudine alle oltre 8.000 persone che hanno già sottoscritto la proposta di legge regionale “Liberi subito” – commentano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -. Grazie alla loro azione, il Consiglio regionale avrà l’occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti piemontesi in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà. In Piemonte continuiamo la raccolta per raccogliere le firme di sicurezza e proseguire con il coinvolgimento trasversale di forze politiche e sociali”.L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno dei volontari delle “Cellule” dell’Associazione Luca Coscioni sul territorio, ma anche di persone che si sono avvicinate per la prima volta all’Associazione in questa occasione e che hanno organizzato dal 10 marzo ad oggi 166 tavoli di raccolta firme insieme ad associazioni e partiti locali. Qui l’elenco completo.

I Sindaci che hanno firmato la proposta di legge nella provincia di Torino: CHIERI, PINEROLO, GRUGLIASCO, NICHELINO, COLLEGNO, MONCALIERI, CAVAGNOLO, BORGARO, VILLARDORA, GASSINO, BRANDIZZO, VIDRACCO, RIVAROLO, CASTELNUOVO NIGRA. A questi si aggiungono quelli di: ALESSANDRIA, MONGRANDO, PRIOLA, BIELLA.

APPROFONDIMENTO

Le condizioni previste dalla sentenza numero 242 del 2019 della Corte Costituzionale per accedere all’aiuto al suicidio medicalmente assistito – che ha valore di legge e attualmente regolamenta il tema nel nostro paese – sono le seguenti: 1) la persona deve essere affetta da una patologia irreversibile; 2) la patologia causa sofferenze fisiche o psicologiche che la persona reputa intollerabili; 3) la persona deve avere la piena capacità di prendere decisioni libere e consapevoli; 4) deve essere tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale. Questa condizioni della persona, insieme alle modalità per procedere all’aiuto al suicidio medicalmente assistito, devono essere verificate dal SSN previo parere del comitato etico competente. Nella proposta di legge regionale vengono definiti i tempi e le procedure certi per la verifica delle condizioni e delle modalità per l’accesso al percorso di suicidio medicalmente assistito.

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