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Torino: a Porta Palazzo un’assemblea per dire no alla riapertura del Cpr

La chiusura del centro per il Rimpatrio di corso Brunelleschi risale a febbraio 2023 a causa del mancato rispetto degli standard minimi di vivibilità e assistenza sanitaria

Sandro Marotta

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Torino – Oggi a Porta Palazzo collettivi e associazioni torinesi si riuniranno in un’assemblea pubblica per proseguire la battaglia contro la riapertura del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). Dopo il corteo di ieri, partito da Piazza Castello, a partrire dalle 11 verranno ricordate le cause che hanno portato alla chiusura del Copr di Corso Brunelleschi: gli incendi, il freddo pungente in inverno, la mancanza di assistenza sanitaria e la linea telefonica non sempre funzionante. I detenuti erano stati riconosciuti colpevoli di una rivolta, ma il centro, dopo essere stato chiuso in questi mesi, potrebbe essere di nuovo operativo per volontà della Prefettura di Torino.

“Con il Decreto Cutro – affermano la delegazione del collettivo Mai più Cpr e i membri di Sportello Il_legale – si palesa la volontà del governo di voler aprire un Cpr in ogni regione, aumentando così i numeri della detenzione amministrativa e continuando a controllare, in modo ancora più arbitrario, la vita delle persone senza documenti.”

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