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Cronaca

Susa: battono contro le reti del cantiere Tav di San Didero, la polizia risponde con idranti e lacrimogeni

Oggi, domenica 30 luglio. La protesta è partita da Venaus

Sandro Marotta

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Susa – In queste ore la polizia sta respingendo i manifestanti No Tav al presidio di San Didero, in valle Susa. I cittadini, per manifestare il proprio dissenso contro la Torino-Lione, hanno fatto rumore battendo le mani e i bastoni contro le reti del cantiere. Gli agenti hanno lanciato i lacrimogeni contro il corteo e cercato di allontanare la folla con gli idranti. A questo punto i manifestanti hanno risposto con petardi e altre battiture sui cancelli.

La manifestazione era partita da Venaus, nell’ambito del festival Alta Felicità, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e i media riguardo ai costi e ai rischi (così sostengono i No Tav) economici e ambientali della Torino-Lione.

Perchè è stata presa di mira la zona di San Didero? In quel luogo, fino a pochi anni fa, sorgeva un presidio NoTav e un giorno, ad aprile 2021, è stato deciso di spostare proprio in quest’area (teoricamente pubblica) l’autoporto Tav. La particolarità di questa decisione è che all’epoca nè il sindaco nè la giunta comunale erano stati avvisati; cittadini e istituzioni quindi hanno visto centinaia di agenti arrivare nella notte e occupare la zona. Ecco perchè il presidio, poi sgomberato, è diventato simbolo dell’espropriazione dei beni comuni.

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