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Militare combatte in Iraq, sviluppa un linfoma e il Tar del Piemonte gli concede l’indennizzo

L’uomo aveva chiesto l’indennizzo per cause di servizio, ma il Ministero della Difesa l’aveva rigettato

Sandro Marotta

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Torino – Un militare ha presentato e vinto un ricorso giudiziario al Tar del Piemonte per una causa riguardante il suo linfoma, causato dall’aver prestato servizio in Iraq in zone con contaminazione da uranio impoverito.

L’uomo era stato inviato in missione con la propria squadra in Iraq, dove in passato erano state usate armi ad uranio impoverito e dove ora vi è un alto indice di contaminazione da metalli pesanti. Al suo ritorno, nel 2018, gli era stato diagnosticato un linfoma non hodgkin. Il militare aveva fatto appello al Ministero della Difesa per ottenere l’indennizzo per causa di servizio, ma la sua richiesta era stata annullata. I giudici del Tar del Piemonte invece hanno accolto la sua istanza, sostenendo che in questi casi vige l’inversione della prova: sono i rappresentanti dell’amministrazione a dover dimostrare che non c’è nesso di causa-effetto con la malattia e le sostanze nocive.

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