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Cultura

TOHorror fantastic film fest 2023. La 23° edizione

Dal 17 al 22 ottobre al Cinema Massimo, Blah Blah Club, Circolo dei Lettori 

Alessia Serlenga

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Torino – 27 lungometraggi divisi in 5 sezioni, 58 cortometraggi live-action e animati, 44 anteprime italiane, 10 anteprime europee, 2 anteprime mondiali, 1 anteprima internazionale, 4 incontri tematici, più di 20 ospiti nazionali e internazionali, 3 sedi principali. Questi i numeri della 23° edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, il festival internazionale di cinema e cultura del fantastico che si tiene a Torino dal 17 al 22 ottobre. Un programma fitto di appuntamenti, visioni, momenti di riflessione e scambio di idee, in una sei-giorni a perdifiato nella cultura del fantastico a 360°, una proposta artistica di proiezioni e incontri nel cuore dell’horror e del fantastico, in ogni sfumatura possibile, al Cinema Massimo (via Giuseppe Verdi, 18), al Blah Blah Club (via Po, 21) e al Circolo dei Lettori (via Giambattista Bogino, 9).

C’era una volta il cyberpunk è l’omaggio in 4 film al focus tematico del TOHorror di quest’anno: il cyberpunk, inteso non soltanto come genere letterario e cinematografico, ma come chiave interpretativa filosofica e controculturale. Quattro pietre miliari del cinema cyberpunk saranno proiettate in sala: gli imprescindibili Tetsuo e Tetsuo II: Body Hammer di Shinya Tsukamoto; Hardware di Richard Stanley, versione director’s cut in pellicola 35mm; e, con il contributo del Goethe Institute Torino, Decoder, cult underground girato in Germania Ovest nel 1984, nel cui cast figurano F.M. Einheit (ex-membro degli Einsturzende Neubauten), Christiane F., Genesis P-Orridge dei Throbbing Gristle e William Burroughs! A presentare e discutere Decoder ci sarà lo sceneggiatore e produttore Klaus Maeck.

“Non troppo e non sempre efficacemente il cyberpunk è stato espresso al cinema, ed è per questo motivo che abbiamo deciso di dedicarvi il tema di quest’anno. La 23esima edizione del TOHFFF – dice Massimiliano Supporta, direttore artistico del Festival – vuole celebrare chi aveva individuato nel proprio presente gli embrioni del nostro, perché transumanesimo, connessione globale, hacking sono ormai dentro di noi. E lo faremo attraverso alcune opere divenute ormai oggetto di culto, ma anche con incontri letterari, di fumetti e videogames. Perché se è quasi impossibile riassumere in una sola definizione il cyberpunk, non è difficile trovare tracce delle prospettive di quel movimento spontaneo sia nella fiction fantascientifica sia nei sistemi politici, economici e sociali contemporanei.”

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