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Ceduta la sede aulica della Regione Piemonte in piazza Castello che ospiterà la Corte dei Conti e l’Avvocatura dello Stato

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Passaggio di consegne per la sede aulica della Regione Piemonte in Piazza Castello a Torino che da oggi è nella disponibilità della Corte dei Conti.

L’operazione è possibile grazie a un accordo siglato da Agenzia del Demanio e Regione Piemonte che prevede il trasferimento a favore dello Stato del Palazzo della Regione in Piazza Castello che ospiterà la nuova sede della Corte dei Conti e tra qualche mese anche gli uffici dell’Avvocatura dello Stato, per un totale di circa 200 persone che lavoreranno nel palazzo oltre ai visitatori che quotidianamente frequentano questi uffici.

La Regione Piemonte ha ceduto lo storico immobile allo Stato, tramite l’Agenzia del Demanio, al prezzo di 25,7 milioni di euro. I primi 22 milioni vengono corrisposti oggi, gli altri tre tra cinque anni quando lo Stato prenderà la proprietà del bene.
Presenti alla firma il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Direttore Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza, e il Segretario Generale della Corte dei conti, Franco Massi.
A questo passaggio di consegne si è giunti a seguito delle trattative avviate a partire dallo scorso mese di marzo. L’atto sottoscritto prevede che la Corte dei conti, oltre all’acquisto, finanzi anche l’attività di riqualificazione del palazzo. L’obiettivo è contribuire alla razionalizzazione e la riqualificazione dell’immobile secondo innovative logiche di sostenibilità, efficientamento energetico e mobilità green. Il Palazzo risponde alle esigenze di spazio della Corte: si sviluppa su una superficie lorda di circa 16 mila metri quadrati su sei piani fuori terra con un piano ammezzato e un piano sottotetto e si trova nel cuore del centro storico, con affaccio diretto su Palazzo Reale e Palazzo Madama. Il trasloco nel Palazzo di piazza Castello, che avverrà nelle prossime settimane, consentirà anche alla Corte dei conti di abbattere le spese di affitto di 310 mila euro annui in edifici privati che hanno ospitato fino a oggi i suoi uffici.
In accordo con la Corte dei conti, resta all’interno del Palazzo, nella sua attale sede, il punto di informazione turistica, alla luce del suo posizionamento strategico a servizio di turisti e visitatori del centro città.
«Con questo passaggio di proprietà la Regione mette a disposizione dello Stato la sua sede aulica, ormai vuota dopo il trasferimento dei dipendenti al Grattacielo, perseguendo quello che è stato da subito il nostro obiettivo: ovvero destinare il palazzo a una funzione pubblico-istituzionale. E’ quindi motivo di grande soddisfazione il fatto che ora vada a ospitare la Corte dei conti è nata a Torino, è uno tra i più alti organi istituzionali e svolge un fondamentale ruolo di vigilanza e di controlllo e da adesso in poi avrà la sua sede nel cuore della città e nella sua piazza più bella. Ospitare uffici in quel palazzo significa poi garantire un presidio nel centro e lavoro alle attività commerciali della zona» dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano.
«L’atto sottoscritto in data odierna consentirà l’acquisizione al patrimonio dello Stato di un immobile che oltre a consentire una migliore allocazione degli uffici territoriali della Corte dei conti in un compendio di antico prestigio e simbolo di Torino permetterà un cospicuo risparmio di spesa in termini di locazione passiva, garantendo una sede nel rispetto degli standard di sostenibilità ed assicurando un notevole risparmio anche in termini di costi di esercizio», aggiunge il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza.
«La Corte dei conti, anche con questo atto, dimostra per l’ennesima volta che il controllo sul corretto impiego delle risorse pubbliche si può estendere ad una vera e propria azione maieutica, fondata su paradigmi concreti: l’intero sistema di finanza pubblica, alla cui salvaguardia la Costituzione Italiana chiama in primis la Corte dei conti, viene tutelato al massimo livello implementando sempre più le sinergie gestionali fra i plessi istituzionali centrale, regionali e locali» sottolinea il segretario generale della Corte dei conti, Franco Massi.

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