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Le aree di Carmagnola-Poirino e di Mazzè-Caluso escluse dai siti idonei a ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari

L’elenco è stato diffuso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sul proprio sito istituzionale

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TORINO – I territori agricoli del Torinese sono stati esclusi dall’elenco dei siti idonei a ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari dopo che sono state stralciate le aree di Carmagnola-Poirino e di Mazzè-Caluso dal nuovo elenco dei siti selezionati.

Restano nell’elenco le aree in provincia di Alessandria di Bosco Marengo – Novi Ligure, Alessandria – Oviglio, Alessandria – Quargnento, Castelnuovo Bormida – Sezzadio, Fubine Monferrato – Quargnento.

L’elenco è stato diffuso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sul proprio sito istituzionale raggruppando l’elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, al fine di permettere lo stoccaggio  in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività.

I due siti a sud di Torino e nel basso Canavese erano stati indicati nel primo elenco delle aree potenzialmente idonee su cui il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con Sogin e Isin hanno poi svolto indagini più specifiche.

I siti idonei inseriti nell’elenco

Nell’elenco ci sono 21 siti idonei nel Lazio, tutti nel viterbese, nei comuni di Montalto di Castro, Canino, Cellere, Ischia di Castro, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vignanello, Corchiano, Gallese, Tarquinia, Tuscania, Arlena di Castro, Piansano, Tessennano. In Sardegna ci sono  8 siti in provincia di Oristano e Sud Sardegna, a Albagiara, Assolo, Usellus, Mandas, Siurgius Donigala, Segariu, Villamar, Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna, Nurri, Ortacesus, Guasila. In Puglia e Basilicata ci sono 15 siti: Montalbano Jonico, Matera, Bernalda, Montescaglioso, Irsina, Altamura, Laterza e Gravina,  Genzano di Lucania mentre in Sicilia nel trapanese ci sono aree idonee a Calatafimi, Segesta e Trapani.

Coldiretti Torino accoglie con soddisfazione la scelta di escludere le aree di Carmagnola-Poirino e di Mazzè-Caluso. Coldiretti Torino si era inserita manifestando la propria contrarietà insieme agli amministratori locali e organizzando due manifestazioni: il 6 novembre 2021 a Mazzè e il 19 gennaio 2022 a Casanova di Carmagnola con ben 150 trattori.

Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici

Non potevamo accettare che due tra le aree più importanti del Piemonte per le produzioni agricole fossero utilizzate per il deposito nazionale di scorie nucleari e per gli impianti collegati.   Abbiamo chiesto che non venissero valutate soltanto ragioni geologiche ma anche quelle economiche e sociali connesse all’agricoltura. Abbiamo portato le nostre bandiere e soprattutto i trattori dei nostri soci in piazza per combattere ancora una volta il consumo di suolo di prezioso terreno agricolo e per non compromettere il futuro di produzioni identitarie per il nostro territorio come la filiera locale del grano, quella del mais-foraggio-carne piemontese; la produzione dei peperoni di Carmagnola, quella degli asparagi di Santena-Poirino, dell’Erbaluce di Caluso.

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