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Cronaca

Detenuta appicca un incendio nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino: intossicate sei agenti

Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp: «Impossibile lavorare nei penitenziari, necessario dichiarare lo stato di emergenza nazionale delle carceri»

Elena Prato

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TORINO – Nel primo pomeriggio di ieri, una detenuta del carcere Lorusso e Cutugno di Torino ha appiccato un incendio nella propria cella, provocando così l’intossicazione di sei agenti in servizio.

 

Molto il fumo sprigionato dalle fiamme: l’intero blocco della struttura è stato evacuato e le agenti intossicate, seppur non in gravi condizioni, sono state portate agli ospedali Maria Vittoria e Martini.

 

Come evidenziato da Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, sindacato di polizia penitenziaria, «Lavorare al carcere di Torino, come nell’intero sistema penitenziario italiano, è diventato impossibile», perché mancano «i requisiti minimi di sicurezza e vivibilità lavorativa per il personale» e le richieste dei detenuti vengono spesso ignorate dai responsabili dall’amministrazione penitenziaria. Conclude Beneduci: «Ribadiamo quindi la richiesta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di dichiarare lo stato di emergenza nazionale delle carceri e di designare un commissario straordinario che abbia capacità di riorganizzare il sistema penitenziario».

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