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Ambiente

Escherichia coli nell’acqua: quella storia che lega i malesseri dei canottieri di Cambridge e il Po di Torino

A Londra i rematori della regata Cambridge vs Oxford sono stati male, nel Tamigi la media del batterio era superiore al limite, proprio come nel Po a Torino

Sandro Marotta

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TORINO – I livelli del batterio Escherichia coli nel fiume Po (nel segmento torinese) sono alti, tanto che in alcuni punti di misurazione sono vicini ai livelli rilevati nelle settimane scorse nel Tamigi, a Londra. In Inghilterra infatti la tradizionale regata competitiva tra Cambridge e Oxford, organizzata il 30 marzo, è sfociata in un caso: diversi atleti sono stati male prima e dopo la gara (come riporta il Guardian), probabilmente infettati dall’Escherichia coli.

Che cos’è l’Escherichia coli?

“Sono dei batteri che si trovano naturalmente nell’ambiente, negli alimenti e nell’intestino delle persone e degli animali”, spiega l’Istituto Superiore di Sanità. L’Escherichia coli si può trasmettere “tramite l’ingestione accidentale di acqua contaminata“, ingerendo alimenti contaminati oppure stando a contatto con animali o persone portatrici del batterio.

Sebbene la maggior parte degli E. coli siano innocui, l’ISS precisa che ce ne sono alcuni che possono causare gravi forme di malattia, come la Shiga tossina (STEC). “L’infezione da STEC può causare diarrea (spesso con sangue), crampi allo stomaco e vomito. La maggior parte delle persone infette da STEC migliora da sola, ma per alcuni l’infezione da STEC può essere molto grave, come nei bambini, e può essere persino mortale”.

Il valore limite fissato dall’Agenzia per l’Ambiente è di 1.000 Colonie Formanti un’Unità per 100 ml.

Fonte: Arpa Piemonte (https://webgis.arpa.piemonte.it/agportal/apps/experiencebuilder/experience/?id=d1720a8e645047b298b9350516c45da5&page=page_2)

Cosa è successo in Inghilterra

I tecnici del progetto “River Action”, insieme al personale del Fulham Reach Boat Club, hanno testato le acque del Tamigi tra il 28 febbraio e il 26 marzo utilizzando un analizzatore di E.coli. Hanno rilevato una presenza media di questo batterio superiore allo standard imposto dall’Agenzia per l’Ambiente (Environment Agency).

“Intorno ad Hammersmith Bridge – si legge nella nota di River Action – i risultati dei test indicavano una media di 2.863 CFU (colonie formanti un’unità) per 100 ml di acqua. Per raggiungere gli standard di qualità dell’acqua, questo livello avrebbe dovuto essere sotto i 1.000 CFU per 100 ml”. Attenzione, questo è un valore medio, il che vuol dire che nel Tamigi ci sono sia valori più alti che più bassi.

I consigli ai rematori di Cambridge e Oxford

River Action aveva steso una serie di consigli diretti ai rematori, per evitare l’infezione. Tra questi vi erano: coprire le ferite della pelle con medicazioni impermeabili, non ingerire gli schizzi d’acqua e indossare calzature adatte prima di merrere l’imbarcazione nel Tamigi.

Il confronto con il Po a Torino

Secondo questi dati forniti da Arpa Piemonte, nel Po c’è una presenza di Escherichia coli superiore al limite in 4 punti di rilevazione su 11; la media è di 1.442,7 su 100 ml, ovvero al di sopra del limite fissato dall’Environment Agency (1.000 CFU per 100 ml).

In particolare il valore più alto registrato nel segmento del Po torinese è di ben 9.500 CFU su 100 ml; segue un 1.900 CFU/100 ml, in un altro punto si è rilavata una concentrazione di 1.200 e in un’altra di 1.000.

Per questi valori eccessivamente alti Arpa sconsiglia la balneazione. I canottieri che fanno sport sul Po, quindi, dovrebbero adottare le stesse misure proposte a Londra da “River Action”?

I dati di Arpa e Regione Piemonte selezionati per fiume monitorato (Po), Comune (Torino) e anno (2021). https://webgis.arpa.piemonte.it/monitoraggio_qualita_acque_mapseries/monitoraggio_qualita_acque_webapp/

Dove fare il bagno in Piemonte?

La stagione balneare in Piemonte si apre il 15 maggio e si conclude a settembre. “In Piemonte – spiega Arpa – sono attualmente state individuate 79 acque di balneazione, di cui 76 su laghi e 3 su fiumi”. Di questi, l’anno scorso sono stati 7 i luoghi in cui Arpa ha rilevato una qualità d’acqua scarsa. In questa sezione del sito di Arpa è disponbile il portale delle acque balneabili.

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