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Cuneo

Oggi è il compleanno della Nutella: 60 anni del cioccolato spalmabile nato ad Alba

Da una pasticcieria piemontese a fenomeno globale. Ripercorriamo la storia della crema spalmabile più amata al mondo

Caterina Malanetto

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ALBA – Il 20 aprile 1964, la prima confezione di Nutella fece il suo debutto sul mercato italiano. In quel periodo, l’importazione di cacao era costosa, mentre le nocciole erano abbondanti, specialmente nelle Langhe, Piemonte. La famiglia Ferrero, proprietaria di una pasticceria della zona, decise di creare una crema spalmabile ispirata alla ricetta locale della gianduia, modificando però la quantità di cioccolato per renderla più economica.

Un successo immediato

La popolarità della Nutella crebbe rapidamente grazie al suo sapore delizioso, al prezzo accessibile e alla sua versatilità come alimento per colazioni e merende. Questa combinazione la rese popolare tra bambini e adulti, tra cui contadini. La Nutella divenne ben presto un fenomeno globale, con Ferrero emergendo come una delle principali aziende italiane sul panorama internazionale.

L’avventura della Ferrero iniziò con la gianduia, venduta inizialmente come Giandujot e poi come SuperCrema tra il 1946 e il 1964. La visione originale venne da Pietro Ferrero, ma dopo la sua prematura scomparsa nel 1949, l’azienda fu guidata da Giovanni, sua moglie Piera e suo figlio Michele. Quest’ultimo avrebbe poi portato l’azienda al successo globale, introducendo la Nutella in numerosi mercati internazionali.

L’origine del nome

Il nome “Nutella” derivò dall’italianizzazione della parola inglese nut, riferendosi alle nocciole. Ferrero aveva l’ambizione di commercializzare la crema oltre i confini italiani, e nel tempo, la Nutella conquistò mercati come Germania, Francia, Australia e Stati Uniti. Attualmente, è prodotta in 11 stabilimenti globali e distribuita in 160 paesi, mantenendo il suo cuore produttivo ad Alba, Italia.

Sebbene la Nutella sia stata la pioniera delle creme spalmabili a base di nocciole e cacao, nel corso degli anni Settanta, furono introdotte diverse alternative. La ricetta di Nutella è sempre stata avvolta nel mistero, generando curiosità e talvolta scandali legati a possibili modifiche degli ingredienti. Tuttavia, la Ferrero ha sempre mantenuto la qualità e la tradizione come pilastri del suo successo.

L’impegno sostenibile

Con l’olio di palma come ingrediente principale, la Ferrero ha affrontato questioni legate alla sua sostenibilità e all’etica della catena di approvvigionamento, specialmente in relazione alla produzione di nocciole in Turchia. L’azienda ha mostrato impegno nel migliorare le condizioni di lavoro e ha donato fondi per progetti di tutela dei diritti dei lavoratori.

Il design unico e la comunicazione efficace

Il logo della Nutella ha subito poche modifiche dal suo lancio, con la sua iconica immagine di una fetta di pane con Nutella e nocciole. Ferrero ha sempre investito nel design delle sue confezioni, introducendo bicchieri di vetro riciclabili che divennero popolari e oggetti da collezione in Italia.

La comunicazione di Nutella ha sempre evocato sentimenti positivi e universali, enfatizzando l’importanza della condivisione e della gioia. Questa visione è stata incarnata nello slogan storico “Che mondo sarebbe senza Nutella?“. La Nutella è diventata un punto di riferimento culturale, celebrata in film, canzoni e nella vita quotidiana di milioni di persone.

Un pezzo di storia italiana

Nonostante la sua lunga storia, il fascino di Nutella rimane inalterato. L’introduzione di nuovi prodotti come i Nutella Biscuits e altri snack dimostra l’innovazione continua di Ferrero nel campo alimentare. In Italia, la Nutella è un simbolo dell’eccellenza imprenditoriale e nel corso degli anni, ha ricevuto omaggi come francobolli commemorativi, sottolineando il suo ruolo centrale nella cultura e nell’economia italiana.

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