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Cronaca

Arrestato in Colombia l’imprenditore torinese accusato per il caso del presunto testamento di Berlusconi

Le autorità colombiane detengono l’imprenditore torinese mentre il procuratore di Milano chiude le indagini, accusandolo di falso in testamento e tentata estorsione nei confronti dei figli dell’ex Primo Ministro italiano

Caterina Malanetto

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TORINOMarco Di Nunzio, imprenditore torinese residente in Colombia, è stato arrestato dalle autorità colombiane nel contesto dell’inchiesta sul presunto testamento colombiano di Silvio Berlusconi. Nel frattempo, il procuratore di Milano Marcello Viola e la pm Roberta Amadeo hanno concluso le indagini in vista di una richiesta di processo contro il 55enne, accusato di falso in testamento e tentata estorsione ai danni dei figli dell’ex Primo Ministro italiano.

I fatti

Di Nunzio aveva pubblicato un documento testamentario, affermando che Berlusconi gli avesse destinato un’eredità consistente in 26 milioni di euro, uno yacht, ville ad Antigua e il 2% di Fininvest. Mentre Di Nunzio veniva arrestato a Cartagena, la Procura di Milano gli ha notificato, tramite l’ambasciata italiana in Colombia, l’avviso di chiusura delle indagini, frutto di una stretta collaborazione tra le autorità italiane e colombiane. Le indagini hanno rivelato che Di Nunzio avrebbe prodotto tre falsi testamenti olografi, datati 21 settembre 2021, presso l’ufficio della “Notaria Primera di Cartagena – Bolivar”, con cui avrebbe cercato di ottenere beni e liquidità a suo favore.

Inoltre, durante una puntata di Report lo scorso ottobre, Di Nunzio avrebbe minacciato di divulgare documenti compromettenti su Berlusconi e di intentare una causa per ottenere l’eredità, a meno che gli eredi non avessero accettato di risolvere la questione con un pagamento. Questa azione gli ha procurato anche l’accusa di tentata estorsione.

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