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Sono calate del 47% le entrate delle derrate alimentari nei magazzini del Banco Alimentare del Piemonte

Una drastica riduzione dovuta ai ritardi di approvvigionamento dei prodotti

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MONCALIERI – È drammatica la situazione denunciata da Banco Alimentare Piemonte: nei primi 4 mesi del 2024, le entrate di derrate alimentari nei magazzini del Banco Alimentare del Piemonte sono diminuite del 47,1% rispetto al 2023, passando da 2.592 a 1.370 tonnellate.

I motivi e i numeri del calo

Una drastica riduzione, dovuta ai ritardi di approvvigionamento dei prodotti AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), finanziata dal FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti), che nello stesso periodo hanno registrato un calo del 61,8%, da 2.041 tonnellate nel 2023 a 779 tonnellate nel 2024.

Sono i numeri a fotografare un quadro veramente drammatico. Nei primi 4 mesi del 2024, in rapporto allo stesso periodo del 2023,

  • la distribuzione totale da magazzino è diminuita del 39,9%, scendendo da 2.442 a 1.467 tonnellate;
  • la distribuzione AGEA è calata del 37,5%, passando da 1.970 a 1.231 tonnellate.

I dati della distribuzione sono in netto calo, ma meno drammatici rispetto a quelli delle entrate in magazzino proprio perché vengono utilizzate tutte le scorte disponibili.

“È essenziale – commenta Salvatore Collarino, presidente del Banco Alimentare del Piemonte – che vengano risolti i ritardi e gli impedimenti burocratici che stanno ostacolando le consegne di alimenti provenienti dei bandi pubblici coperti da fondi già stanziati da autorità europee e nazionali.

A pagare il conto di questi ritardi, che prescindono dalla nostra volontà e non sono risolvibili a livello locale, sono le persone in difficoltà, che stanno ricevendo buste della spesa molto più leggere. Riuscivamo a consegnare circa 6 chili di alimenti per persona ogni mese, mentre adesso siamo scesi a 3 chili, nonostante abbiamo attivato tutti i canali di approvvigionamento alternativi e stiamo dando fondo ai nostri magazzini”.

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