TORINO – Il Comune di Torino, rappresentato dall’assessora Gabriella Nardelli, ha deciso di avviare un’azione legale contro tre importanti istituti bancari: JP Morgan, Dexia Crediop e Intesa Sanpaolo.
I contratti finanziari oggetto della causa, stipulati tra il 2006 e il 2007 durante l’amministrazione dell’allora sindaco Sergio Chiamparino e dell’assessore Paolo Peveraro, si sono rivelati estremamente onerosi per le casse comunali. Questi strumenti finanziari, legati alla crisi dei mutui subprime del 2008, hanno generato perdite per centinaia di milioni di euro, pesando in modo significativo sul bilancio pubblico.
La decisione di intraprendere l’azione legale è stata influenzata da numerose sentenze della Corte di Cassazione che hanno dichiarato nulli i contratti nei casi in cui non fossero stati chiaramente indicati i costi.
Perdite superiori ai 180 milioni di euro per il Comune di Torino
Nel corso degli anni, questi strumenti finanziari hanno provocato perdite superiori ai 180 milioni di euro per il Comune di Torino, con il rischio di ulteriori 50 milioni da perdere prima dell’estinzione naturale dei contratti. L’obiettivo dell’amministrazione è ora recuperare almeno una parte delle somme già pagate e evitare ulteriori esborsi.
La causa assume un carattere particolarmente delicato a causa del coinvolgimento di Intesa Sanpaolo, interlocutore abituale dell’amministrazione torinese, che sostiene numerosi eventi e iniziative cittadine.
L’esito della causa potrebbe avere quindi implicazioni significative non solo per le finanze cittadine, ma anche per i rapporti istituzionali tra il Comune e uno dei principali attori economici della città.
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