PiemonteSocietà
I dati sulla maternità in Piemonte sono sotto la media nazionale
Save the Children: “Servono politiche concrete per sostenere davvero le madri”

TORINO – In occasione della Festa della Mamma, Save the Children ha pubblicato il nuovo rapporto “Le Equilibriste 2025. La maternità in Italia”, un’indagine approfondita sulla condizione delle madri italiane. Se il quadro nazionale mostra difficoltà diffuse, è sul piano regionale che emergono con più forza le disuguaglianze. Il Piemonte si piazza al 10° posto nell’Indice delle Madri (che valuta benessere, lavoro, servizi, natalità e accesso all’infanzia), e continua a mostrare segnali di allarme, soprattutto sul fronte della natalità e delle dimissioni post maternità.
Natalità in crisi anche in Piemonte
Nel 2023 il Piemonte ha registrato appena 25.768 nascite, in calo del 3,5% rispetto al 2022. È uno dei livelli più bassi mai toccati dalla regione, e conferma un trend in atto da oltre un decennio. Dal 2008, le nascite si sono ridotte del 32,7%, uno dei cali più significativi a livello nazionale.
Le dimissioni delle neomamme: un fenomeno ancora presente
Nonostante il Piemonte si collochi sopra la media nazionale in diversi indicatori di conciliazione tra lavoro e famiglia, nel 2022 sono state 1.556 le donne che hanno lasciato il lavoro dopo la nascita di un figlio. I motivi sono in larga parte legati all’assenza di servizi, difficoltà di conciliazione e mancanza di supporto. A livello nazionale le dimissioni volontarie di neomamme hanno superato quota 42.000.
Indice delle Madri: bene, ma si può fare di più
Il 10° posto ottenuto dal Piemonte nell’Indice delle Madri (che tiene conto di otto indicatori: natalità, occupazione femminile, accesso ai servizi per l’infanzia, partecipazione scolastica, e altro) mostra una buona tenuta rispetto ad altre regioni, ma è ancora distante dai primi posti occupati da Emilia-Romagna, Toscana e Valle d’Aosta. Le regioni del Sud, al contrario, occupano le ultime posizioni, evidenziando un’Italia ancora divisa in due.
Donne sempre più “equilibriste”
In Piemonte, come altrove, le madri continuano a farsi carico in modo sproporzionato del lavoro domestico e di cura: nel 61,5% dei casi è la donna a prendersi cura prevalentemente dei figli, contro appena il 4% degli uomini. Questo squilibrio pesa soprattutto sulle giovani madri, molte delle quali rinunciano alla carriera, a nuovi figli o a spazi di autonomia personale.
Conclusioni: serve un cambiamento strutturale
Il rapporto di Save the Children lancia un messaggio chiaro: la maternità in Italia e in Piemonte è ancora un percorso a ostacoli. Per invertire la rotta non bastano bonus una tantum, ma servono politiche strutturali: investimenti in servizi per l’infanzia, congedi parentali paritari, flessibilità lavorativa e riforme culturali che liberino le madri dal peso della solitudine.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese
