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CronacaVerbano Cusio Ossola

Falsa ordinanza urgente: non solo l’arresto del sindaco di Macugnaga, ora ci sono altri tre indagati

Si tratta di un dipendente dell’ufficio tecnico comunale, di un agente della polizia locale e il legale rappresentante di una ditta edile

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MACUGNAGA – Falso materiale in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, frode processuale e depistaggio: con queste accuse è  il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, è stato posto agli arresti domiciliari.

Bonacci avrebbe creato una falsa ordinanza sindacale urgente per giustificare davanti alla Procura di Verbania quanto da lui fatto nell’ambito di un altro procedimento penale che lo vede indagato per la violazione delle norme urbanistiche e ambientali. Intanto il legale di Bonacci, l’avvocato Carlo Ruga Riva di Domodossola, si sta muovendo per poter chiedere nelle prossime ore la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Insieme al primo cittadino di Macugnaga, però, ci sono però tre nuovi indagati. Si tratta di un dipendente dell’ufficio tecnico comunale, di un agente della polizia locale e il legale rappresentante di una ditta edile.

Per quanto riguarda i primi due, secondo la Procura di Verbania avrebbero concorso alla redazione della falsa ordinanza urgente volta a giustificare i lavori di realizzazione di una grossa pista per collegare il Belvedere con il ghiacciaio del Rosa.

Per quanto riguarda la ditta edile, tramite le indagini si è appurato che, nella primavera del 2023, aveva già cominciato i lavori nonostante i vincoli e l’assenza delle autorizzazioni. Il legale rappresentato, sempre secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza e riportato anche da Rai News, avrebbe firmato il verbale di notifica dell’ordinanza retrodatato di almeno 9 mesi: l’ordinanza che sarebbe stata falsificata, secondo i rilievi informatici effettuati dalle Fiamme gialle, e caricata sul sito del Comune il 22 gennaio 2024 con la data del 18 maggio 2023.

 

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