PoliticaTorino
Il ministro della Difesa Crosetto contestato al Salone del Libro per la decisione del governo di spendere il 2% del Pil per il riarmo
“No al riarmo”: giovani contestano Crosetto al Salone del Libro per l’aumento delle spese militari a 35 miliardi. Il ministro replica.

TORINO – Un’altra giornata di contestazioni al Salone del Libro di Torino. Al grido di “No al riarmo”, “Crosetto Crosetto, in guerra vacci tu”, un gruppo di giovani, tra cui uno con la bandiera della Palestina, ha contestato la decisione del governo Meloni di aumentare le spese militari da 1,5% raggiungendo il 2% del Pil, una cifra che equivale a 35 miliardi di euro, dieci in più rispetto a quelli preventivati nell’ultima legge finanziaria, che il ministro Guido Crosetto accoglie con plauso: “Era l’impegno che ci eravamo assunti e oggi lo abbiamo rispettato”.
Il ministro della Difesa Crosetto aveva già risposto alle contestazioni: “Io penso che a un Salone del Libro tutti debbano parlare. Nessuno ha l’autorità morale di decidere chi sta zitto e chi deve parlare. I miei mi avevano detto di non passare davanti allo stand Rai perché c’erano dei manifestanti pro-Palestina e io sono passato perché non ci vedo nulla di male né a passare né a manifestare”.
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Ardmando
17 Maggio 2025 at 17:03
Chissà cosa diranno i comunisti falsi pacifisti quando il Governo lo porterà al 5%. Più spese militari significano più lavoro per le industrie belliche italiane e per l’indotto. Quanto mi fanno pena queste proteste fasulle.