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Una mostra sul pittore fiammingo Jan Van Eyck a Torino: da venerdì 23 maggio a Palazzo Madama

TORINO – Da domani, venerdì 23 maggio, a Palazzo Madama, a Torino sarà visitabile la mostra ” Jan Van Eyck e le miniature rivelate”. Curato da Simonetta Castronovo e realizzato insieme al Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, il progetto espositivo mira ad approfondire la conoscenza della collezione di manoscritti e miniature ritagliate (cuttings) del Museo Civico d’Arte Antica di Torino, costituita da 20 codici miniati, 10 incunaboli e da un ricco fondo di 80 tra fogli e miniature ritagliate, databili tra il XIII e il XVI secolo raramente esposta perché particolarmente delicata.
Centrale, nell’esposizione, ci sarà la produzione di Van Eyck, pittore simbolo della scuola fiamminga, caratterizzato per l’altissima qualità della pittura e dal mistero celato nei dettagli presenti in alcune opere. Il biglietto di ingresso intero è di 10 euro.
In occasione della mostra Palazzo Madama e il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino propongono tre conferenze di approfondimento con Fabrizio Crivello, Giovanna Saroni e Giovanni Carlo Federico Villa, per conoscere la tecnica della miniatura, la tradizione dei libri decorati, e alcuni dei protagonisti – in primis il fiammingo Jan van Eyck e l’emiliano Francesco Marmitta – che hanno contribuito a rendere questa pratica cruciale per lo sviluppo artistico tra Medioevo e Rinascimento.
Lunedì 26 maggio ore 17.00
Le Ore di Torino-Milano e gli inizi della pittura fiamminga
con Fabrizio Crivello, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici
Mercoledì 4 giugno 2025, ore 17.00
I Libri d’Ore: preghiere e immagini per la devozione privata
con Giovanna Saroni, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici
Lunedì 30 giugno 2025, ore 17.00
In miniatura, rinascenze padane. Francesco Marmitta sulle vie del Po
Con Giovanni C.F. Villa, Direttore di Palazzo Madama
Il progetto intende svelare e illustrare al pubblico un patrimonio che pochi conoscono, affiancando alle vetrine una grafica che, oltre a inquadrare ciascun volume e ciascun frammento nel giusto contesto geografico e stilistico, apra anche degli approfondimenti sia sulle tecniche di realizzazione dei manoscritti e i materiali impiegati, sia sulle biblioteche nel Medioevo e nel Rinascimento e sulla circolazione dei libri in questo periodo.
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