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Auto, rallenta ancora Stellantis in Europa: -9,6% nei primi quattro mesi del 2025. Crolla Tesla

Crollano le vendite Stellantis in Europa: -9,6% nel primo quadrimestre 2025. Male anche Tesla, mentre cresce Volkswagen. Tutti i dati.

Gabriele Farina

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TORINO – Continua il momento difficile per Stellantis sul mercato europeo. Nei primi quattro mesi del 2025 il colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA ha registrato un calo del 9,6% nelle immatricolazioni nei paesi dell’Unione Europea, dell’Efta e del Regno Unito rispetto allo stesso periodo del 2024. Una performance ben peggiore rispetto all’andamento generale del mercato, che ha segnato un lievissimo arretramento dello 0,4%.

Solo nel mese di aprile, le immatricolazioni totali nell’area sono state 1.077.186, portando il bilancio del primo quadrimestre a 4.459.087 unità. Stellantis ha registrato un’ulteriore flessione anche su base mensile, mentre alcuni competitor hanno mostrato segnali di tenuta o addirittura di crescita.

Volkswagen, Renault e BMW in crescita

Nel dettaglio, il gruppo Volkswagen ha segnato un +4,5% da gennaio ad aprile, con un aprile in lieve rialzo (+0,1%). Bene anche Renault (+7,7%) e BMW (+2,3%). In difficoltà, invece, Hyundai (-3,4%), Toyota (-6,6%), Mercedes (-4,6%) e Volvo (-11%).

Crollo verticale per Tesla, simbolo della mobilità elettrica: nei primi quattro mesi del 2025 il marchio di Elon Musk ha subito un crollo delle vendite del 38,8% rispetto all’anno precedente.

Il confronto con il 2019: mercato in forte ritardo

Secondo il Centro Studi Promotor, i numeri del 2025 sono ancora molto lontani da quelli del periodo pre-pandemico. Rispetto al primo quadrimestre del 2019, il calo complessivo del mercato europeo è del 18,8%, con punte del -26% in Francia e del -23,8% in Germania. Seguono il Regno Unito (-18,7%), l’Italia (-18,2%) e la Spagna (-13,4%).

Le cause? Secondo il centro studi guidato da Gian Primo Quagliano, il rallentamento è dovuto principalmente alla transizione energetica e al forte aumento dei prezzi. Molti automobilisti rinviano l’acquisto di un’auto nuova o scelgono un’usata più recente. Questo fenomeno sta prolungando la vita di vetture che normalmente sarebbero già state rottamate, con effetti negativi sia sulla sicurezza che sull’ambiente.

Elettrico ancora lontano dagli obiettivi

A peggiorare il quadro, c’è anche una transizione all’elettrico che stenta a decollare. Nel primo quadrimestre del 2025 la quota di auto elettriche sul totale delle immatricolazioni in Europa Occidentale si ferma al 17%, ben al di sotto dei target fissati a livello europeo.

Le differenze tra Paesi restano marcate: il Regno Unito guida la classifica con il 20,7% di elettrico, seguito da Francia (18,2%), Germania (17,5%), Spagna (6,9%) e Italia, fanalino di coda con un modesto 5,1%.

“Nonostante incentivi generosi e forti sconti – sottolinea Quagliano – l’obiettivo di un parco circolante completamente elettrico entro il 2035 sembra ancora molto lontano. Anche perché il divieto di vendita di nuove auto con motori a combustione interna da quella data inizia a incontrare crescente scetticismo da parte del pubblico”.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Giuseppe Torri

    27 Maggio 2025 at 8:28

    Speriamo che Stellantis e Tesla chiudano per fallimento in breve.

  2. Manlio

    28 Maggio 2025 at 10:57

    come già spiegato in più occasioni, obbligare a usare auto elettriche al posto di auto normali col pretesto del cambiamento climatico obbligherebbe milioni di persone a disfarsi di auto perfettamente funzionanti e non inquinanti grazie agli obiettivi raggiunti con le recenti tecnologie, in una nazione che non ha le strutture per rendere l’uso dell’elettrico almeno paragonabile alla praticità delle auto vere, obbligate a lunghi tempi di ricaric

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