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CronacaSaluteTorino

Troppi crolli negli ospedali di Torino, la Procura apre una inchiesta

Il maggior nemico di queste strutture è il tempo, gli edifici sono spesso vetusti

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TORINO – Ospedale Molinette, San Lazzaro, Cto e Sant’Anna. Sono questi gli ospedale finiti sotto il mirino della Procura di Torino.

La procura ha infatti aperto un fascicolo sulla sicurezza strutturale degli ospedali della Città della Salute, dopo alcuni distacchi di controsoffitti, allagamenti e cedimenti. L’indagine è partita dello Spresal che ha definito questi continui episodi “seriali”: per questo ha deciso deciso di presentare un’informativa alla magistratura per riepilogare quanto avvenuto negli ultimi mesi. Da qui i sopralluoghi, a seguito di numerosi esposti.

L’ospedale che sembra avere i maggiori problemi è quello delle Molinette. Solo 24 giungo scorso si è verificato un cedimento, improvviso, di una porzione di controsoffitto del Laboratorio Analisi delle Molinette. Sabato 5 luglio si è verificato il crollo del controsoffitto nella Radiologia del pronto soccorso, precisamente nell’area d’attesa delle barelle. Solo per un caso fortuito la zona era libera, evitando feriti tra pazienti e operatori sanitari.

Prima ancora si era verificato un allagamento del Day Hospital del San Lazzaro e via così il Sant’Anna e il Cto. Il maggior nemico di queste strutture è il tempo, gli edifici sono spesso vetusti e sono tanti gli interventi per una buona manutenzione. Nella sua relazione inviata ai sindacati aziendali e alla Regione, il commissario Thomas Schael ha valutato per una cifra complessiva di 585 milioni i lavori necessari per mettere tutto in sicurezza.

Solo nel 2023 per le Molinette sono stati stanziati 32 milioni. Dalla informativa, riporta Rai News, emerge un quadro dettagliato, intervento dopo intervento, ma con la premessa che pure verificando periodicamente lo stato dell’arte degli edifici non si riuscirebbe a portare il rischio crolli a zero. Troppo estese le superfici, difficile stenderne una mappatura completa, e la anzianità degli edifici fa sì che toccarne una parte potrebbe compromettere al stabilità di altre. Causando nuovi cedimenti.

L’unico a salvarsi pare sia il Regina Margherita.

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