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Ernie addominali: a Susa nasce un centro di eccellenza per la chirurgia mininvasiva

L’obiettivo: ridurre i tempi d’attesa e potenziare la qualità dell’assistenza nella Val di Susa

Alessia Serlenga

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SUSA – Ernie inguinali, ombelicali e laparoceli post-chirurgici sono problemi diffusi che coinvolgono circa il 6% della popolazione. In Val di Susa, per rispondere in modo mirato a questa esigenza sanitaria, dal 1° marzo 2025 è attiva presso l’Ospedale di Susa una nuova attività di chirurgia laparoscopica specializzata nella cura delle patologie erniarie della parete addominale.

La nuova offerta sanitaria è guidata dal dottor Massimiliano Caccetta e rappresenta un potenziamento della Chirurgia di Susa, che fa capo alla Struttura Complessa di Chirurgia dell’Ospedale di Rivoli, diretta da Mauro Garino. Grazie a tecniche mininvasive e all’uso di strumentazioni chirurgiche avanzate, il trattamento delle ernie diventa meno traumatico per il paziente, più preciso e con tempi di recupero più rapidi.

L’introduzione della chirurgia laparoscopica ha comportato un importante investimento tecnologico: la sala operatoria di Susa, coordinata da Angelo Cincotta, è stata dotata di nuove apparecchiature e materiali protesici all’avanguardia. Parallelamente, la struttura continuerà a gestire gli interventi d’urgenza, che negli ultimi mesi hanno registrato un incremento.

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