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Torino, Città del Lavoro: più servizi, più inclusione, più futuro

Cantieri sociali, incubatori per giovani e bandi per l’innovazione

Alessia Serlenga

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TORINO – Sette nuovi poli per l’occupabilità saranno presto attivi in tutte le circoscrizioni di Torino, rafforzando il presidio già operativo in via Braccini. L’obiettivo? Offrire un punto di riferimento capillare e concreto per chi cerca lavoro e per le imprese, in una città che punta a diventare un vero laboratorio di inclusione e innovazione occupazionale.

È uno dei progetti cardine della strategia “Torino Città del Lavoro”, al centro del seminario in corso al Polo del ’900, promosso dall’Assessorato al Lavoro. Un’occasione di confronto tra istituzioni, aziende, sindacati e realtà del terzo settore per definire una piattaforma condivisa di interventi per il futuro dell’occupazione torinese.

Nel dettaglio, oltre 4 milioni di euro finanzieranno cantieri sociali che, entro l’autunno, impiegheranno 417 persone disoccupate. All’inizio del 2026, con un investimento di quasi 2 milioni, nasceranno incubatori per giovani under 35in condizioni di svantaggio. In parallelo, è aperto un bando da 2,5 milioni di euro per sostenere progetti green e di efficientamento energetico proposti da micro e piccole imprese sociali. Attivo anche un nuovo servizio per l’inserimento lavorativo di persone con misure penali alternative alla detenzione, mentre sono quasi 3mila gli studenti già formati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il percorso partecipato, avviato nei mesi scorsi grazie a una mozione del Consiglio Comunale, ha coinvolto oltre 50 realtà del territorio, tra enti, scuole, aziende e associazioni.

Durante il seminario, cinque le direttrici strategiche discusse: lavoro dignitoso e sicuro, lavoro accessibile a tutti, valorizzazione delle competenze, attrattività del territorio e rafforzamento del capitale umano. Al termine della presentazione, i partecipanti hanno preso parte a tavoli di lavoro nell’ambito del workshop “Produrre Città”, parte integrante della campagna “Voci di Quartiere” per il nuovo Piano Regolatore.

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