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Torino sostiene le adozioni dei cani più fragili: incentivi per chi accoglie anziani o malati dal canile cittadino
L’iniziativa ha ricevuto il parere favorevole della Consulta Animalista delle Associazioni di Volontariato

TORINO – La Giunta comunale di Torino ha approvato una nuova iniziativa per incentivare l’adozione dei cani più fragili ospitati presso il Canile Rifugio della città. Su proposta dell’assessore con delega alla Tutela animali, Francesco Tresso, il provvedimento si rivolge in particolare agli animali anziani o affetti da patologie croniche, troppo spesso trascurati nei percorsi di adozione.
L’iniziativa rappresenta un’applicazione concreta della normativa regionale e del Regolamento comunale n. 320, che promuovono la tutela degli animali d’affezione e il contrasto al randagismo, anche attraverso il sostegno diretto ai cittadini che scelgono di adottare.
«Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore Tresso – vogliamo promuovere adozioni responsabili e al tempo stesso migliorare concretamente la qualità della vita di animali più fragili, che più di altri hanno bisogno di affetto e di un ambiente stabile. Un piccolo sostegno può fare la differenza e incoraggiare tante famiglie ad aprire il proprio cuore a questi cani».
Il personale educativo del Canile Rifugio già lavora con grande impegno per favorire l’inserimento degli animali attraverso percorsi di socializzazione e programmi specifici, ma per i cani anziani o con problemi di salute la strada verso una nuova casa si presenta spesso in salita. Le potenziali spese veterinarie rappresentano infatti uno degli ostacoli principali per molti cittadini interessati ad adottare.
L’Amministrazione comunale ha quindi deciso di affiancare i futuri adottanti con misure concrete di supporto. I dettagli dell’iniziativa e le modalità per accedervi saranno pubblicati a breve attraverso un apposito avviso sul sito ufficiale della Città di Torino.
L’iniziativa ha ricevuto il parere favorevole della Consulta Animalista delle Associazioni di Volontariato, coinvolta nella fase consultiva come previsto dal Regolamento comunale. Un passo importante, sottolinea l’assessorato, verso un modello sempre più inclusivo di tutela e benessere animale, dove la solidarietà e l’impegno civico possono fare la differenza.
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