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Il Piemonte guida l’Italia rurale: 18 Comuni premiati con le “Spighe Verdi 2025”

La regione si conferma capofila dell’agricoltura virtuosa, con cinque nuovi ingressi tra i Comuni premiati per sostenibilità, innovazione e qualità della vita

Gabriele Farina

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ROMA – Il Piemonte si conferma eccellenza italiana nella gestione sostenibile del territorio rurale: con ben 18 Comuni premiati, è la regione che ha ottenuto il maggior numero di “Spighe Verdi 2025”, prestigioso riconoscimento assegnato ai territori che coniugano agricoltura, ambiente e qualità della vita.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Roma, presso la sede del CNR, alla presenza dei sindaci delle 90 località italiane selezionate in questa decima edizione del programma promosso da FEE Italia (Foundation for Environmental Education) in collaborazione con Confagricoltura.

Cinque nuovi Comuni piemontesi premiati

Rispetto al 2024, il Piemonte guadagna cinque nuovi ingressi nel novero delle Spighe Verdi, segnale di un dinamismo crescente nel promuovere politiche agricole sostenibili e una gestione oculata del territorio. I nuovi premiati si aggiungono a una rete regionale già solida, che ora comprende:

Acqui Terme

Alba

Bra

Canelli

Carignano

Castiglione Falletto

Centallo

Cherasco

Chiusa di Pesio

Gamalero

Gavi

Guarene

Monforte d’Alba

Narzole

Poirino

Pralormo

Santo Stefano Belbo

Volpedo

Si tratta in gran parte di Comuni a forte vocazione agricola, molti dei quali noti per la produzione vitivinicola, l’orticoltura e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali.

Un modello che fa scuola

“Spighe Verdi” non è solo un premio, ma un percorso di miglioramento continuo, volto ad accompagnare le amministrazioni locali in scelte strategiche capaci di aumentare il benessere delle comunità. Il riconoscimento valuta numerosi parametri: dalla gestione efficiente dei rifiuti alla tutela del paesaggio, dalla mobilità sostenibile alla promozione delle filiere agricole locali, passando per l’educazione ambientale e l’inclusione sociale.

La forte presenza piemontese dimostra come la regione abbia saputo fare sistema tra agricoltura, turismo sostenibile e governance locale, creando un modello virtuoso che potrebbe ispirare altre realtà italiane.

Il primato piemontese

Il fatto che il Piemonte, per l’ennesima volta, guidi la classifica nazionale, non è frutto del caso. È il risultato di un impegno diffuso nel rafforzare il legame tra tradizione agricola e innovazione sostenibile. Il settore primario, in queste terre, non è un retaggio del passato ma una leva per il futuro, capace di generare occupazione, tutela del territorio e attrattività turistica.

In un momento in cui l’agricoltura affronta sfide complesse — dal cambiamento climatico alla crisi idrica, fino alla competizione globale — il Piemonte dimostra che un’altra strada è possibile: quella dell’agricoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente e centrata sulle comunità locali.

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