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CronacaCuneo

Caos ieri nel carcere “Cerialdo” di Cuneo: aggressioni agli agenti e rivolta di alcuni detenuti contenuta con attrezzature antisommossa

Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza contro la Polizia penitenziaria denunciato dall’OSAPP

Marco Lovisolo

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CUNEO – L’OSAPP denuncia un altro grave episodio di violenza ai danni della Polizia penitenziaria, avvenuto nel carcere “Cerialdo” di Cuneo. In una nota, l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria informa che ieri, intorno alle ore 18.00, nel reparto “Stura”, un detenuto già noto per precedenti aggressioni e comportamenti violenti verso il personale di Polizia Penitenziaria ha aggredito un agente di sezione intervenuto dopo una discussione con un altro recluso. Successivamente ha aggredito anche un vice sovrintendente giunto in ausilio e, in evidente stato psicofisico alterato e alticcio, ha utilizzato un estintore, scaricandolo contro il vice sovrintendente nel tentativo di contenerlo.

Il personale intervenuto lo ha quindi condotto in isolamento, dove, dopo aver tentato di aggredire il personale sanitario, ha colpito con un pugno al volto un agente e con una testata al petto un vice sovrintendente. L’agente ferito è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Cuneo. Sempre ieri, intorno alle ore 19.15, nel reparto “Gesso” si è verificata un’altra grave emergenza: alcuni detenuti, anch’essi in evidente stato alterato da alcool e probabilmente psicofarmaci e droghe, hanno iniziato un acceso diverbio degenerato in una violenta rissa. È stato necessario l’intervento del comandante, supportato dal personale libero dal servizio richiamato d’urgenza, a causa della grave carenza di agenti in servizio. Per ristabilire l’ordine è stato necessario l’uso di attrezzature antisommossa. Uno dei rivoltosi, portato in isolamento, ha tentato di tagliarsi la gola ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Santa Croce. Un altro detenuto ha tentato il suicidio impiccandosi con una maglietta da cui aveva ricavato un cappio rudimentale, ma è stato salvato in extremis dalla Polizia penitenziaria; successivamente ha devastato una cella del reparto isolamento. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 21.45.

«Le carceri italiane stanno diventando luoghi di violenza, piazze di spaccio, distillerie clandestine, centri di traffici illeciti e persino call center abusivi alimentati da telefoni cellulari introdotti illegalmente» – dichiara il Segretario Generale dell’OSAPP, Leo Beneduci – «Cuneo rappresenta in modo plastico il fallimento del sistema penitenziario. Il personale è lasciato solo, con una carenza organica preoccupante, a gestire una quotidianità esplosiva in condizioni operative inaccettabili»

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