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“Sandokan. Il ritorno della tigre”: al MUFANT di Torino un viaggio tra fantasia e avventura nel mondo di Salgari

Il fil rouge della mostra esplora il rapporto tra fantasia e realtà, mettendo in luce il concetto di esotismo e il contrasto tra viaggi immaginari e reali

Gabriele Farina

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TORINO – Torino accoglie una delle icone più amate della letteratura d’avventura italiana: Sandokan, il celebre principe-pirata creato da Emilio Salgari. Dal 21 settembre 2025 al 21 marzo 2026, il MUFANT – Museo del Fantastico e della Fantascienza ospita la mostra “Sandokan. Il ritorno della tigre”, un’esposizione che celebra l’universo narrativo del ciclo indo-malese e i suoi indimenticabili protagonisti: il coraggioso Sandokan, il fedele Yanez de Gomera e la ribelle Lady Marianna, nota come la Perla di Labuan.

L’iniziativa coincide con il ritorno del personaggio sul piccolo schermo: a partire dal 1° dicembre 2025, Sandokan tornerà in prima serata su Rai 1 nella nuova serie prodotta da LuxVide in collaborazione con RaiFiction, con un cast internazionale che vede protagonisti Can Yaman nel ruolo della Tigre della Malesia e Alessandro Preziosi nei panni di Yanez.

La mostra al Mufant

La mostra del MUFANT offre un percorso immersivo attraverso il mondo avventuroso di Salgari, autore veronese e torinese di adozione, che con i suoi undici romanzi introdusse in Italia il genere avventuroso, raccontando storie di pirati, lord, principesse e spietati tagliatori di teste ambientate fra India e Malesia. L’esposizione ripercorre anche l’evoluzione crossmediale del ciclo indo-malese: dal celebre adattamento televisivo del 1976 con Kabir Bedi, fino a trasposizioni cinematografiche, fumettistiche, teatrali e artistiche, culminando oggi nella nuova serie televisiva.

Il fil rouge della mostra esplora il rapporto tra fantasia e realtà, mettendo in luce il concetto di esotismo e il contrasto tra viaggi immaginari e reali: Salgari, infatti, inventò le sue avventure senza mai spostarsi dalla propria stanza, dando vita a mondi lontani e misteriosi grazie solo alla forza della sua immaginazione.

Parte dei materiali esposti è frutto di due viaggi di ricerca nel Borneo dei co-curatori, Silvia Casolari e Davide Monopoli, che hanno raccolto costumi d’epoca e oggetti artigianali delle popolazioni locali come gli Iban – celebri “daiacchi” descritti da Beccari e resi famosi dai romanzi – gli Orang Ulu e i Penan. La mostra è stata realizzata con il contributo di esperti italiani e internazionali, tra salgariani, studiosi di storia della televisione italiana e della cultura malese.

Dove e quando: MUFANT – Museo del Fantastico e della Fantascienza, Piazza Riccardo Valla 5, Torino; dal 21 settembre 2025 al 21 marzo 2026.

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