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Cronaca

Il comune di Rivarolo Canavese sciolto dal Governo per mafia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il comune di Rivarolo Canavese è stato sciolto per mafia. Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scioglimento del Consiglio comunale del comune, dopo la relazione del ministro dell’Interno ai sensi della normativa antimafia. Nei documenti dell’inchiesta Minotauro risultava che il sindaco Fabrizio Bertot, candidato alle Europee nel 2009 e alcuni esponenti delle ndrine locali si fossero accordati per raccogliere voti e farlo eleggere. Lo scioglimento di Rivarolo arriva pochi mesi dopo quello disposto dal Viminale per il comune di LeiniLa Commissione Antimafia è al lavoro anche a proposito del comune di Chivasso per cui ha chiesto una proroga dei tempi di indagine che scadrà a luglio.

Secondo Luigi Cursio, Segretario regionale dell’Italia dei Valori e Consigliere regionale: “La decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il Consiglio comunale di Rivarolo Canavese conferma la validità e dà nuovo impulso all’operato dei magistrati piemontesi, che si sono impegnati nella lotta alle organizzazioni mafiose infiltrate in Piemonte L’Italia dei Valori, che da sempre si dedica alla legalità, accoglie con favorevole auspicio questo provvedimento, pensando alla dignità dei Rivarolesi e al loro futuro”.

Per Paola Bragantini e Roberto Tricarico (Pd): “La notizia dello scioglimento, ai sensi della normativa antimafia, del Consiglio Comunale di Rivarolo Canavese non ci sorprende, viste le risultanze dell’attività svolta con l’accesso prefettizio, che non potevano portare il Consiglio dei Ministri ad una decisione diversa. Nondimeno la notizia ci preoccupa. Turba infatti l’accertamento della presenza delle mafie nel nostro territorio, che, più di ogni altro fenomeno criminale, è in grado di condizionare la vita civile, economica e sociale della nostra comunità. E’ anche per questa ragione che il Comune e la Provincia di Torino hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo Minotauro”.

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