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Cultivons notre jardin, incontri italo-francesi sul mondo di domani

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Il primo appuntamento è giovedì 8 novembre, alle ore 17 al PAV Parco Arte Vivente, uno dei luoghi più emblematici a Torino dal punto di vista della riflessione sul rapporto tra natura e costruito. L’incontro, dal titolo “Progetto del paesaggio e nuove identità dei territori urbani”, affianca due prospettive differenti e complementari, quelle di Cristina Bianchetti e Pierre Donadieu, per osservare il territorio contemporaneo e il rapporto tra progetto urbanistico, nuove identità paesaggistiche, società.

Si inizia alle 17.00 con la visita guidata del PAV per scoprire, accompagnati dai suoi curatori, il Centro sperimentale d’arte contemporanea concepito dall’artista Piero Gilardi. Seguirà alle 18.00 il dialogo tra Cristina Bianchetti e Pierre Donadieu.

Cristina Bianchetti, professore ordinario di Urbanistica al Politecnico di Torino, si occupa di critica del progetto urbanistico contemporaneo. È autrice di numerosi scritti, tra cui Abitare la città contemporanea (2003), Urbanistica e sfera pubblica (2008), Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica (2011), con A. Balducci Competenza e rappresentanza (2013), Territori della condivisione. Una nuova città (2014), Spazi che contano. Il progetto urbanistico in era neo-liberale (2016).

Pierre Donadieu, è professore emerito di Scienza del paesaggio presso l’École nationale supérieure de paysage di Versailles-Marsiglia. Considerato tra i massimi esperti europei di paesaggismo, è autore di numerosi saggi tra cui La société paysagiste (2002), Sciences du paysage. Entre théories et pratiques (2012), e, con M. Périgord e R. Barraud, Le paysage. Entre natures et cultures (2012).

Per il secondo incontro, giovedì 22 novembre, l’appuntamento è alle ore 18 all’Urban Center Metropolitano, per Natura Citata, a cura di Philosophy Kitchen, associazione culturale e rivista semestrale dell’Università degli Studi di Torino. La città viene letta come luogo di progettazione e composizione dell’immaginario collettivo, profilandosi come campo di sperimentazione e revisione della nostra idea di natura e il nostro rapporto con essa. Il rapporto tra natura e artificio viene indagato da tre punti di vista diversi: la dimensione antropologica, la definizione dell’immaginario collettivo, le strategie di gestione effettiva del territorio urbano.

Se ne parla con Giovanni Leghissa, docente di Epistemologia delle Scienze umane presso l’Università degli Studi di Torino; Ermanno Torre, esperto di progettazione territoriale e urbanistica, in particolare nell’ambito della riqualificazione e sviluppo di aree liminari e dismesse; Veronica Cavedagna, studiosa che si occupa di filosofia francese contemporanea, in particolare degli incontri tra filosofia e scienze del vivente sul tema della morfologia del vivente; Roberto Masiero, docente di Storia dell’Architettura presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Modera Nicolas Lozito, photo-editor de “La Stampa”.

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito, il programma completo di “Cultivons notre jardin” è sul sito www.institutfrancais.it