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Piemonte

Vertice Pdl con (finto) sorriso e messaggi alla Lega: in Regione vogliamo decidere anche noi

Franco Borgogno

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Dopo le tensioni – interne e nei confronti della Lega – latenti dei mesi scorsi e quelle più evidenti negli ultimi giorni, il Pdl ha riunito ieri il proprio gruppo consigliare in Regione per quella che veniva presentata come una resa dei conti tra ‘ghighiani’ e ‘bonsignoriani’ (le due anime del Partito in Piemonte). E, a sentire le dichiarazioni rilasciate dal capogruppo in Consiglio regionale, Luca Pedrale, i problemi di rapporto con una Lega debordante e tendente all’esclusiva nell’azione amministrativa ci sono eccome.

Pedrale inizia evocando atmosfera idilliaca e sorrisi: “A un anno dall’inizio della legislatura, quella che si è tenuta è stata la riunione più bella, più serena e più costruttiva del Gruppo”.

Ma poi prosegue: “E’ emersa chiaramente la consapevolezza che è ora di fare un salto di qualità. Il Gruppo consiliare del Pdl deve essere la forza trainante di questa maggioranza. Dunque, il Gruppo dovrà essere più responsabile e più autorevole”. Quindi le cose non sono andate proprio benissimo fino ad oggi…

“Per raggiungere questo obiettivo – prosegue il presidente Luca Pedrale – è necessaria una preventiva e maggiore consultazione sia tra i componenti del Gruppo, sia con gli assessori. Quindi, una volta affrontato e condiviso un argomento, la linea del gruppo Pdl sarà portata avanti dal presidente del Gruppo e presentata alla Giunta e agli alleati. Proprio per questo domani (giovedì 7, ndr), io e i vicepresidenti Augusta Montaruli e Angiolino Mastrullo, incontreremo il presidente Cota per esporgli una serie di problematiche da affrontare. In particolare, è necessaria una riunione di maggioranza sul problema dei debiti della Regione, per conoscere l’effettiva situazione. Ed è anche fondamentale una riunione per discutere gli effetti del piano di rientro della sanità e del nuovo piano socio-sanitario”. La traduzione è semplice: dobbiamo parlarci, tra consiglieri e con la Giunta, per sapere cosa stanno combinando presidente e assessori, e per evitare di dire il contrario l’uno dell’altro; litighiamo al chiuso, ma parla solo il capogruppo e lui tratta con Giunta e Lega; dobbiamo chiarirci con Cota su una serie di problemi che ci stanno mettendo in difficoltà.

“Si ritiene inoltre opportuno, oltre a un più intenso rapporto con la Giunta – conclude Pedrale – un sempre maggiore scambio di vedute con il partito sulle questioni più strettamente politiche”. Insomma: ci avete consultati poco e non va bene.

Siamo solo all’inizio? Probabile, ma il centrodestra ora cercherà di gestire senza clamore i notevoli problemi interni.

E senza dubbio i politici di centrodestra sono molto più bravi a farlo rispetto al centrosinistra. Una qualità importante.

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