Seat ha deciso di non pagare la rata di dicembre di rimborso del capitale

Il consiglio di amministrazione di Seat Pagine Gialle ha deciso di non pagare la rata di dicembre di rimborso del capitale di ‘debito senior’ e quote di interessi per un totale di 55 milioni di euro (35 milioni di rata capitale e 20 milioni di interessi). Lo afferma una nota della società che, entro il 16 gennaio prossimo deve completare la ristrutturazione del debit. Per raggiungere questo obiettivo l’azienda deve allargare il consenso tra le banche creditrici.

Il comunicato di Seat

Si è riunito in data odierna il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle per esaminare, tra l’altro,  nell’ambito delle negoziazioni in corso con i vari stakeholders della Società, il tema relativo alla gestione  delle scadenze di dicembre del debito, che ammontano, per capitale ed interessi, all’importo € 55 milioni  circa costituiti per € 35 milioni dalla rata capitale sulla Tranche A del debito RBS, e per  complessivi € 20 milioni circa da quote di interessi.
Il Consiglio di Amministrazione – pur considerata la disponibilità di sufficienti risorse finanziarie e preso  atto di quanto già pubblicato nel comunicato stampa diffuso il 16 c.m. ovvero dell’esistenza di pattuizioni in  essere tra il Creditore Senior e un certo numero di parti interessate, con l’effetto di creare una c.d.  forbearance, che inibisce l’accelerazione e il c.d. enforcement del debito da parte del Creditore Senior nei  confronti della Società fino al 31 gennaio 2012 – ha deliberato di non dare corso al citato pagamento di €  55 milioni circa.
La decisione emarginata è coerente con le recenti deliberazioni assunte dalla Società, a partire da fine  ottobre, di non dare corso ai finanziamenti e/o pagamenti inerenti alle scadenze del debito sui contratti di  finanziamento in essere, in pendenza delle trattative riguardanti l’approvazione – il cui termine è stato,  come già noto, fissato al 16 gennaio 2012 – da parte di tutti gli stakeholders rilevanti della Società  dell’operazione di ristrutturazione consensuale condivisa.