Economia
I sindacati soddisfatti dell’incontro con Marchionne. In calo le vendite Fiat e Alfa Romeo
Grazie all’accordo separato voluto da Sergio Marchionne tra l’azienda e i sindacati postmoderni dell’era «Dopo Cristo», la Fiom non ha più diritto di svolgere attività sindacale in tutti i siti Fiat italiani e non le vengono riconosciute le Rsu che ora sono sostituite dalle Rsa di nomina delle sole organizzazioni firmatarie del nuovo contratto che cancella il contratto nazionale. Ma c’è di più: la multinazionale di Detroit-Torino da gennaio non raccoglie più le trattenute sindacali per la Fiom, avendo strappato le deleghe sulla cessione del credito come previsto dall’accordo separato. Non basta: da martedì anche le Rsl (i rappresentanti per la sicurezza) della Fiom, elette dai lavoratori, sono state sostituite dalle Rsa dei sindacati firmatari.
SUL MERCATO. Tra i marchi del Lingotto Fiat ha registrato una flessione delle vendite del 17,66% a gennaio con una quota di mercato in leggera flessione al 20,67% (era il 20,86%). Alfa Romeo ha immatricolato il 33,3% di vetture in meno con una quota di mercato che è passata dal 3,98 al 3,2%. Chrysler, Jeep e Dodge, infine, vedono le loro vendite salire del 14,12% a 687 unità incrementando la quota di mercato dei marchi statunitensi del Lingotto dallo 0,36% allo 0,5%.

